lunedì 17 gennaio

di | 16 Gennaio 2022

Gen 7,1-24

1Il Signore disse a Noè: “Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono puri un paio, il maschio e la sua femmina. 3Anche degli uccelli del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. 4Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; cancellerò dalla terra ogni essere che ho fatto”. 5Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato. 6Noè aveva seicento anni quando venne il diluvio, cioè le acque sulla terra. 7Noè entrò nell’arca e con lui i suoi figli, sua moglie e le mogli dei suoi figli, per sottrarsi alle acque del diluvio. 8Degli animali puri e di quelli impuri, degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo 9un maschio e una femmina entrarono, a due a due, nell’arca, come Dio aveva comandato a Noè. 10Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; 11nell’anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono. 12Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. 13In quello stesso giorno entrarono nell’arca Noè, con i figli Sem, Cam e Iafet, la moglie di Noè, le tre mogli dei suoi tre figli; 14essi e tutti i viventi, secondo la loro specie, e tutto il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo la loro specie, tutti i volatili, secondo la loro specie, tutti gli uccelli, tutti gli esseri alati. 15Vennero dunque a Noè nell’arca, a due a due, di ogni carne in cui c’è il soffio di vita. 16Quelli che venivano, maschio e femmina d’ogni carne, entrarono come gli aveva comandato Dio. Il Signore chiuse la porta dietro di lui. 17Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l’arca, che s’innalzò sulla terra. 18Le acque furono travolgenti e crebbero molto sopra la terra e l’arca galleggiava sulle acque. 19Le acque furono sempre più travolgenti sopra la terra e coprirono tutti i monti più alti che sono sotto tutto il cielo. 20Le acque superarono in altezza di quindici cubiti i monti che avevano ricoperto. 21Perì ogni essere vivente che si muove sulla terra, uccelli, bestiame e fiere e tutti gli esseri che brulicano sulla terra e tutti gli uomini. 22Ogni essere che ha un alito di vita nelle narici, cioè quanto era sulla terra asciutta, morì. Così fu cancellato ogni essere che era sulla terra: dagli uomini agli animali domestici, ai rettili e agli uccelli del cielo; essi furono cancellati dalla terra e rimase solo Noè e chi stava con lui nell’arca. 24Le acque furono travolgenti sopra la terra centocinquanta giorni.

Commento

Il testo è molto lungo ma è il racconto intero del diluvio universale. Vediamo solo alcuni spunti. Il male ormai è entrato in tutta l’umanità. Parte il mito del diluvio universale che occupa ben tre capitoli. Quasi a dire che questo fatto è fondamentale come il racconto della  creazione. Ormai lo sguardo d’invidia, lo sguardo che non è in grado di fare i conti con l’alterità è entrato ed è male. Allora c’è questa scena dove Dio decide di mettere fine alla creazione, Dio si pente di aver creato la terra, Dio chiama un uomo, si costruisce l’arca, entrano tutti gli animali, il diluvio e poi alla fine sul monte Ararat dall’arca si esce e si ricrea la vita. ma di questo passaggio parleremo domani. Intanto vediamo l’inizio. Il tema è la domanda sul male. Perché Dio se è il creatore del mondo, se è il Signore che governa e ha tutti i super poteri, non impedisce il male? Chi non ha mai fatto questa domanda? Il mito del diluvio universale sembra venire incontro a questa domanda dell’uomo. È un Dio che interviene, che fa un po’ quello che ci aspettiamo, che toglie il male. Il racconto sembra dire così: il tuo desiderio è che Dio intervenga perché possa porre fine al male, ebbene io vengo incontro al tuo desiderio e ti narro di come l’uomo risponde al problema del male: distruggendo tutto. Ma questo è il modo umano di risolvere il tema del male. Il seguito del racconto ci dirà il modo di Dio di risolvere il problema del male

Preghiamo

Preghiamo per il mondo della scuola

2 pensieri su “lunedì 17 gennaio

  1. Elena

    Mi sono sempre chiesta come Noè abbia potuto gestire tutte le diversità presenti sull’Arca. Ho trovato solo queste risposte: con fede, con pazienza, con intelligenza, con amore. Le stesse richieste a noi ogni giorno per fare fronte alle situazioni più disparate. Una cosa bella alla quale penso è una convivenza non facile, indubbiamente, ma pacifica tra tutte le creature. L’Arca rappresenta questo, non solo la salvezza di un mondo che può essere ricostituito, è la salvezza del bene e del bello di tutto.
    Unisco la mia preghiera per il mondo della scuola, tanto in fatica.

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  2. sr Alida

    Fede, pazienza, amore, allora come adesso, con voi prego per il mondo della scuola e per tutte le persone che portano il nome di Antonio.

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