insistere

di | 25 Luglio 2022

Parto direttamente dalle tue parole Geremia: “Io ti ho posto come colui che saggia il mio popolo, perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta. 28Sono tutti ribelli, spargono calunnie, duri come bronzo e ferro: corrompono tutto. Il mantice soffia con forza, ma il piombo resta intatto nel fuoco; invano si vuole raffinarlo a ogni costo, le scorie non si separano.  30Argento rifiutato li chiamano, perché il Signore li ha rifiutati.” Perché proprio queste parole? perché parole così dure e impegnative?  Perché parli di quando tu hai tentato di fare il saggiatore della purificazione dell’argento dal piombo e hai fallito. Veniva scaldato l’argento per poi soffiare con il mantice per separarlo dal piombo e rendere così puro e perfetto l’argento. E c’era un tizio detto il saggiatore che controllava la precisione dell’operazione e la purezza dell’argento. In questa operazione di separazione era necessaria questa figura del saggiatore. Tu sei stato il saggiatore del tuo popolo, hai sperato nella purificazione di quel popolo, ma ti sei reso conto che sei stato un saggiatore che ha fallito, il popolo non è stato purificato, anzi ha confuso ancor più il bene con il male. Piombo era, piombo rimase, nessun grammo d’argento. Fallimento completo del profeta saggiatore. Io mi sento così: ho provato a purificare me stesso e gli altri, ma niente da fare, è rimasto solo il piombo, poco o nulla dell’argento. Ognuno alla fine procede diritto per la sua strada. Il tuo grande dono è la tua tenacia, Geremia, anche in questo caso, anche se sembri un saggiatore fallito tu hai continuato a parlare per purificare il popolo. Da dove ti veniva questo coraggio? Da un fatto solo: la tua parola non era tua, ma quella del Signore, il tuo coraggio non era tuo, ma quello del Signore. Tu hai continuato a far parlare Dio, il vero saggiatore del popolo, anche quando sentivi il fallimento. Perché Dio e la sua parola e tu eravate una cosa sola. Non solo sento il fallimento del saggiatore, ma capisco che io e la parola sacra non siamo una cosa sola e allora nel momento del fallimento cedo e confido solo nelle mie forze, ma solo le mie forze non mi permettono di reagire al fallimento del saggiatore

2 pensieri su “insistere

  1. Valenti Rosangela

    Sento nelle ultime meditazioni un tuo atteggiamento di pessimismo che rasenta la depressione….
    No. Dobbiamo continuare a lottare anche quando il fallimento sembra assoluto. Non è così: improvvisamente la luce risorge dalle maceria e la vita riprende con la sua libera creatività di un nuovo giorno .
    Cristo non ci ha mai detto che il Regno sarà una facile conquista ma ci ha dato la certezza che arriverà!

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.