Esistono le grandi opere. Alcune di queste mi avanzano tutte, altre hanno una loro utilità. Esistono le grandi opere per pensare il futuro del mondo ed anche in questo caso non mi sembra che ci siano grandi prospettive di un futuro bellissimo. Poi esistono le grandi opere della chiesa: un sinodo, un giubileo. Anche in questo caso non esprimo pensieri particolari, dico solo: speriamo in opere grandi o piccole che in qualche modo narrano il vangelo. E poi ci sono le grandi opere della mia vita, delle nostre vite. Per la verità le mie sono piccole opere. E già tenere insieme le piccole opere per me è una grande fatica. Il tema vero non è se le opere sono grandi o piccole, la domanda vera che mi pongo è un’altra: quali opere per il futuro? Quali opere per me per costruire un futuro buono? La mia più grande opera è la fiducia e la speranza. Credere, affidarmi, sperare. È una piccola opera perché sta tutta in me, ma è una grande opera perché a volte faccio fatica ad affidarmi e a sperare. E allora cercherò di costruire ogni giorno questa grande opera che è la fede-affidamento e la speranza. So bene che devo poi tradurre affidamento e speranza in vita quotidiana. Ma di questo e parleremo. La grande opera per il mondo futuro è l’affidamento e la speranza.