giovedì 9 luglio

di | 8 Luglio 2015

home2Esodo 14,15-31                                                                           

15 Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. 16 Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. 17 Ecco io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. 18 Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri» 19 L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro. 20 Venne così a trovarsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. 1 Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore, durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. 22 Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. 23 Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare.24 Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. 25 Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!».26 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri». 27 Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. 28 Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. 29 Invece gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. 30 In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; 31 Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l’Egitto e il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè.

Commento

due momenti contrapposti sono descritti qui nel passaggio del mar Rosso. per gli ebrei tutto è luminoso, per gli egiziani tutto è tenebra. Accanto e insieme all’azione di Mosè c’è un’azione diretta di Dio: l’angelo di Dio e la colonna di nube si spostano collocandosi tra gli ebrei e gli egiziani. Gli esperti dicono che qui la tradizione è complessa e diversa nelle diverse traduzioni, e io mi  accontento di dire che quello che per gli ebrei era illuminante, per gli altri era oscurità, e quindi i due blocchi non si sono incontrati: ognuno infatti percorreva il sentiero della volontà di Dio, morte per gli egiziani e vita nuova per gli ebrei. in questo evento unico entrano in campo anche elementi “naturali” attribuiti ancora all’azione diretta di Dio: un forte vento orientale. i due popoli fanno il loro ingresso nel mare. Opposta sarà la loro sorte, e i vv.24-25 dicono del giudizio divino contro gli egiziani e della consapevolezza che finalmente si fa strada in loro circa la presenza e l’azione del Dio degli ebrei in tutto questo. Il tentativo di fuga fallisce perché il giudizio di Dio deve compiersi, e la stessa mano di Mosè che ha aperto le acque per il popolo del Signore, ora chiude queste acque sui nemici gli egiziani che corrono incontro alla loro fine nel tentativo di fuggire dagli ebrei: infatti non sono questi a vincerli, ma appunto il giudizio divino. All’opposto degli ebrei, che avevano camminato “sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra”. La salvezza di Israele e la sconfitta del Nemico. E Israele “vede” la potenza di Dio contro l’Egitto, e crede in Lui e nel suo servo Mosè.

preghiamo

preghiamo perchè la chiesa sappia sempre più dialogare con il mondo dei giovani.

dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

 

4 pensieri su “giovedì 9 luglio

  1. elena

    E la volontà di Dio si fa manifesta. Luce e buio contrapposti. Bene e male. Vita e morte. ..Ed io da che parte sto? Me lo chiedo ogni giorno e rispetto ad ogni scelta importante della mia vita. Quanto so e quanto riesco ad affidarmi al Signore? Prego per una umanità che riesca a superare il buio del male e del peccato. Prego per un’adesione fiduciosa ad ogni via di bene e di promozione della dignità di tutti gli esseri viventi. Ciao. Elena

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  2. silvia cabrini

    Signore, dammi la grazia di camminare sull’asciutto in mezzo al mare perché anch’io possa vedere la tua gloria manifestarsi nella mia giornata!
    Donaci anche tanta fede perché Gesù ci ha detto: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» (Gv 20,29)…
    Buona giornata! Silvia

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  3. silvia coter

    “Venne così a trovarsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte.”
    Il Signore è sempre presente tra noi e il nemico, non ci lascia soli ad affrontarlo, anzi non ce lo fa proprio affrontare, l’unica cosa che devono affrontare gli Israeliti (e noi) è la paura. E di conseguenza sono (e siamo) messi alla prova sulla fede/fiducia in Dio che per loro combatte e vince.
    Dio non abbandona, resta con noi per tutta la notte. E la notte non è più così buia.
    Fa o Signore che nelle nostre notti “vediamo” e sentiamo la tua presenza consolatrice e a nostra volta sappiamo portarla a chi ne ha bisogno.
    Buona giornata a tutti!

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  4. suor Rita

    La nube è una sola. Ma gli ebrei la vedono luminosa, mentre gli egiziani la trovano buia. Non sto a interpretare il significato di questi segni: nube, acque che si dividono, eserciti che si rincorrono… Penso solo alla differente interpretazione di un medesimo segno. Ciò che per me è luce, per l’altro è tenebra. Perché? Forse davvero Dio è così cattivo da trasformare un segno buono per un popolo in un castigo per l’altro popolo? Ma Dio non è padre di tutti gli uomini, di tutti i popoli? Non ho una risposta teologico-biblica. Solo penso che il nostro sguardo, talvolta è incapace di cogliere le bellezza e la bontà dei segni di Dio, per cui, accecati dall’odio, dal cuore indurito, dalla sfiducia…ci facciamo del male da soli.
    Preghiamo per le persone che anche in questi giorni soffrono per le calamità atmosferiche e forse vedono questo come un castigo di Dio.

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