Giovedì 7 luglio

di | 6 Luglio 2016

home2Marco  16,1-8                                                                                            

1 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. 2 Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. 3 Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». 4 Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. 5 Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. 6 Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. 7 Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”». 8 Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite.

Commento

Continua la presenza delle donne che diventano protagoniste della resurrezione. Vi è come una preparazione a questo avvenimento: l’acquisto degli oli aromatici, il venire al sepolcro per l’unzione del corpo di Gesù, la domanda circa la pietra da rotolare via al sepolcro. Tutto sembra procedere nel modo normale di chi vuole procedere alla sistemazione di un corpo di un defunto. Il primo dato che fa saltare questa “normalità” è che le donne trovano la pietra rotolata via dall’ingresso del sepolcro. E poi ci sono gli altri accadimenti che narrano che è successo qualcosa di straordinario e di misterioso: un giovane, vestito in bianche vesti, l’annuncio della resurrezione, le parole da comunicare a Pietro di andare in Galilea, perché lì vedranno il Signore. Questa è la parte incredibile della vicenda. Ma la cosa più sorprendente  è che le donne fuggono via spaventate e piene di stupore. E non dissero niente a nessuno. Altro dato sorprendente: secondo la tradizione qui si conclude il vangelo di Marco. Si conclude con un non dissero niente a nessuno perché erano impaurite. Quello che verrà narrato in seguito è stato aggiunto in un secondo momento. Voglio provare a dare solo questa piccola spiegazione a questo fatto. Il mistero della resurrezione è così grande e unico che ha dell’incredibile e non è facile arrivare a credere a questo mistero. Secondo fatto, forse Marco vuole che questo mistero prima di essere raccontato al mondo intero possa essere custodito come dono prezioso nel cuore del credente, perché come Maria, ne possiamo comprendere il senso pieno solo dopo una lunga meditazione silenziosa. Solo dopo questa lunga meditazione si può incominciare a narrare la resurrezione!.

Preghiamo

Preghiamo per Simona

2 pensieri su “Giovedì 7 luglio

  1. sr Rita

    ” E non dissero niente a nessuno…” Io credo che non si può DIRE LA RESURREZIONE. E’ cosa che si sperimenta, che si accoglie, che si vive. Le donne ammutolite da questo fatto…Noi fatichiamo a credere alla possibilità della nostra resurrezione dai vari momenti di morte che attraversano la nostra esistenza. Ci dia il Signore la possibilità di stupirci ancora, di credere ancora che ogni nostra “morte” può aprirci alla resurrezione. Prego di cuore per Simona e per tante persone che hanno bisogno di coraggio e speranza.

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  2. sr.Alida

    Per noi umani quando capita qualcosa di anormale è facile spaventarci o non crederci…eppure riguardo in questo caso alla Risurrezione ,la nostra stessa vita, ha spesso bisogno di sia pur piccole resurrezioni…è vero che le esperienze piu’ belle ,non si possono sempre comunicare ,c’è un tempo per custodire ….a volte ci stupiamo dei prodigi che il Signore compie in noi e attorno a noi. Grazie ,Signore,per i prodigi che compi nella nostra vita ,mantieni in noi lo stupore non la paura che frena il nostro cammino.Aiutac a custodire ciò che compi nella nostra vita ,per raccontarlo in tempo opportuno.Mentre prego per Simona,ricordo anche Carla nel pos-intervento che pare andato bene .

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