Rut 3,1 13
1 Un giorno Noemi, sua suocera, le disse: «Figlia mia, non devo forse cercarti una sistemazione, perché tu sia felice? 2 Ora, tu sei stata con le serve di Booz: egli è nostro parente e proprio questa sera deve ventilare l’orzo sull’aia. 3 Làvati, profùmati, mettiti il mantello e scendi all’aia. Ma non ti far riconoscere da lui prima che egli abbia finito di mangiare e di bere. 4 Quando si sarà coricato – e tu dovrai sapere dove si è coricato – va’, scoprigli i piedi e sdraiati lì. Ti dirà lui ciò che dovrai fare». 5 Rut le rispose: «Farò quanto mi dici». 6 Scese all’aia e fece quanto la suocera le aveva ordinato. 7 Booz mangiò, bevve e con il cuore allegro andò a dormire accanto al mucchio d’orzo. Allora essa venne pian piano, gli scoprì i piedi e si sdraiò. 8 Verso mezzanotte quell’uomo ebbe un brivido di freddo, si girò e vide una donna sdraiata ai suoi piedi. 9 Domandò: «Chi sei?». Rispose: «Sono Rut, tua serva. Stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto». 10 Egli disse: «Sii benedetta dal Signore, figlia mia! Questo tuo secondo atto di bontà è ancora migliore del primo, perché non sei andata in cerca di uomini giovani, poveri o ricchi che fossero. 11 Ora, figlia mia, non temere! Farò per te tutto quanto chiedi, perché tutti i miei concittadini sanno che sei una donna di valore. 12 È vero: io ho il diritto di riscatto, ma c’è un altro che è parente più stretto di me. 13 Passa qui la notte e domani mattina, se lui vorrà assolvere il diritto di riscatto, va bene, lo faccia; ma se non vorrà riscattarti, io ti riscatterò, per la vita del Signore! Rimani coricata fino a domattina».
Commento
È chiaro che tutta la scena ha a che fare con la sfera intima e sessuale della coppia. E già qui io mi dovrei fermare. Provo solo a dire piccole riflessioni. Io, don Sandro, dico sempre che ho tutto da imparare nel modo con cui le coppie provano a stare insieme. Perché marito e moglie in qualche modo sono chiamati a condividere, a confrontarsi a decidere insieme. Io invece per certi versi posso fare un po’ come ho voglia, perché sono solo! Quindi grazie per tutte quelle coppie che conosco e che sono di esempio alla mia povera vita. Pensando a Rut ho quasi l’impressione di una donna che nella sua disponibilità e umiltà è capace di donare felicità e pienezza di vita. Lo ha fatto prima con Noemi, decidendo di rimanere con lei, lo fa ora con Booz. Credo vera una nota della mia bibbia , che attribuisce al gesto che Noemi consiglia – “scoprigli i piedi” un significato più forte, che direbbe la scopertura della parte più intima del suo corpo. In ogni modo resta tutta la forza di un’ “offerta” audace che Rut rivolgerà a Booz con il suo gesto. Un segno indubitabile. Vedo in questo il pudore, il rispetto, l’attenzione verso il proprio corpo e del corpo della persona amata. Nel corpo e nella domanda chi sei si svela tutta la persona che è Rut nei confronti di Booz. Anche questo passaggio è di una forza unica e grandiosa. Rut svela tutta se stessa solo a colui che la ama veramente. Forse l’apice del brano sta nelle parole di Booz: Sii benedetta dal Signore, figlia mia! L’amore umano è messo sotto una benedizione, la benedizione di Dio. Dio ama e benedice l’uomo e la donna che si amano nel rispetto e nella capacità del dono reciproco. E per finire: a differenza della legge del riscatto che rendeva la donna proprietà dell’uomo, qui Booz va ben oltre: è vero – dice Booz – io ho il diritto di riscatto, ma c’è un altro che è parente più stretto di me. Booz riconosce che lui non ha nessun diritto su quella donna, perché esiste la libertà e la responsabilità di scegliere chi amare. Il dono dell’incontro con l’amato del cuore rimane puro dono.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i giovani, le coppie, i mariti e le mogli che ogni giorno vogliono provare a volersi bene.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
La Bibbia racconta le cose degli uomini, insieme alle cose di Dio. E qui ci sono di mezzo due donne, per nulla sprovvedute. Noemi insegna alla nuora come conquistare Booz – che da quanto già visto in antecedenza non è indifferente a questa donna “di valore” come la definisce. Rut, audace nei suoi gesti fatti di silenzio e di spontaneità. La storia di Dio si costruisce attraverso queste piccole-grandi storie di amore, di donazione, di felicità. Bella questa pagina della parola di Dio che non è fatta di moralismi, ma di sentimenti, di gesti, di sogni preparati con intelligenza.
Volentieri prego per le coppie che si amano e per quelle che vivono distanze affettive, più difficili delle distanze fisiche.
Verso mezzanotte quell’uomo ebbe un brivido di freddo, si girò e vide una donna sdraiata ai suoi piedi.
Rendo grazie a Dio per avermi messo accanto Michi, segno della sua vicinanza, del suo amore. Bello questo versetto che, oltre a sottintendere tutta l’intimità della coppia, mette nel libro di Dio un’esperienza quotidiana qual’è quella di svegliarsi dopo un brutto sogno, letteralmente o in senso metaforico, e trovare al proprio fianco la persona amata. Grazie Signore!
Buona giornata a tutti!
Un solo pensiero…. L’amore ed il rispetto pur nell’intimità del condividere la notte, il buio, il freddo. L’amore come dono, quello semplice, quello delle piccole cose che si nutre di intimità e di tenerezza….
Per tutti coloro che provano l’amore semplice ed umile, spontaneo e generoso….
Elena