giovedì 24 aprile

di | 23 Aprile 2025

Lc. 24,13-35

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Commento

Il fatto della resurrezione consente ai discepoli di ritrovarsi tutti insieme, ognuno porta la propria storia di incontro con il Signore. a questi momenti manca  la presenza del Signore risorto, in apparenza GEsù non sta in mezzo a loro. Gesù viene in mezzo ai suoi amici e dona la pace: pace a voi. Questo è uno dei grandi doni della pasqua, del Signore risorto. Qui per pace non si intende solo una tregua tra le varie parti, ma è il dono della pienezza della vita, della speranza, della gioia. I discepoli  hanno paura, terrore, e credono di vedere uno spirito. Gesù invita a non allarmarsi, a non dubitare e mostra le sue mani e i suoi piedi, dove si vedono le ferite del Crocifisso, piaghe guarite, ma sempre piaghe, sempre ferite. Ora tutti possono vedere queste piaghe, possono toccare queste ferite. E’ Gesù stesso che invita i discepoli a toccare, a scoprire che Lui ha carne e ossa e lascia vedere le sue ferite. Gesù chiede da mangiare e come a Emmaus spiega loro le Scritture e aprì il loro l’intelletto facendogli sui testimoni. Pace contro  paura, questa è la grande dialettica della Pasqua. Anche oggi abbiamo bisogno del dono d’intelligenza, abbiamo bisogno che sia lo stesso Gesù che ci spiega la sua Parola e ci faccia sperimentare la pace e la gioia, non come quelle che dà il mondo.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

Un pensiero su “giovedì 24 aprile

  1. sr Alida

    Accorgermi che mentre vivo il quotidiano il Signore Risorto è con me… Mettere in Lui ogni fatica ed ogni gioia speranza, ogni gesto del cuore o delle mani che posso porre… Verso gli altri vicini e lontani, rinnovo la preghiera per la pace.

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