giovedì 20 febbraio

di | 19 Febbraio 2020

Lc 12,35-48        

35Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; 36siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. 37Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! 39Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». 41Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». 42Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? 43Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. 44Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. 45Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. 47Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Commento

Per accogliere Gesù bisogna essere piccoli e poveri. Comprendiamo allora l’affermazione seguente di Gesù: “Vendete ciò che avete e condividetelo. Per avere questa gioia del dono del Regno ci vuole poco, pochissimo: distaccarsi dai beni, condividendoli! Confesso che mi impressiona questa parola, unica condizione posta per essere piccolo gregge: spogliarsi e condividere. Spogliarsi di ciò che si ha – beni, denaro, terra – non per disprezzo, ma semplicemente per condividere con quanti non hanno e non possiedono. Ognuno ha delle ricchezze: soldi, possessi, ma anche forza, tempo disponibile, doni personali. Basta condividere ciò con gli altri, che sono tutti fratelli e sorelle Sì, lo ripeto, è così semplice, eppure richiede una conversione mai avvenuta una volta per sempre, ma che va rinnovata giorno dopo giorno alla sequela di Gesù, perché i beni, il denaro, quasi sempre ci accompagnano e crescono. Per questo Gesù chiede grande vigilanza e profonda intelligenza nella vita cristiana. Chiede di restare nell’atteggiamento e nella tenuta dei servi, che per servire si cingevano la veste ai fianchi; chiede di tenere le lampade accese, di restare in attesa della venuta del Signore, per ascoltare lui che bussa alla porta e potergli aprire quando arriva. Servi in attesa del Signore che viene: ecco chi sono i cristiani, per i quali risuona la beatitudine: “Beati quei servi che il Signore al suo arrivo troverà vigilanti”, cioè beato chi, avendo come suo tesoro il Signore, sarà in attesa di trovarlo e lo incontrerà alla sua venuta, a qualunque ora arrivi, anche se dovesse tardare.

Preghiamo

Preghiamo per Grisa

4 pensieri su “giovedì 20 febbraio

  1. Sr Rita

    Vigilare, condividere. Uno stile di vita bello e fecondo per noi e per gli altri. Signore, donaci al libertà e l’amore che rende disponibili a vigilare e condividere.

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  2. Elena

    Chi ama condivide, non tiene per sé. E se vuole nutrire l’amore, non può essere e vivere da egoista. E vigila sul proprio amore, si tiene pronto all’ incontro, aspetta ed è attento alle piccole cose che fanno felice l’amato, l’amata. Così possa trovarci il Signore, innamorati, vigili, attenti, desiderosi di rivederlo….
    Abbraccio Nunzio nella preghiera e le persone ammalate.

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  3. Pinuccia

    Riuscire a godere di ciò che ci è stato donato, senza dimenticarci che nulla ci appartiene, questo atteggiamento ci aiuta a condividere perché riconosciamo che se abbiamo una casa e un lavoro non è un merito, ma un dono di cui avete cura e di cui non essere gelosi, vigilando e condividendo. Preghiamo per Grisa.

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  4. srAlida

    Essere servi come coscienza che tutto riceviamo per grazia per dono ,è cammino si da rinnovare ogni giorno ..attesa di Colui che ci ama sempre e comunque.. servitori delle piccole cose preziose e di speranza .Prego con voi per Grisa per Nunzio per tutti gli ammalati per le famiglie ,per l’incontro che si tiene a Bari per immigrati ed estracomunitari .

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