giovedì 2 maggio

di | 1 Maggio 2024

Mc. 4,21-23

21 Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? 22 Non c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per intendere, intenda!».

Commento

Sto pensando a cosa vogliono dire questi detti del Signore Gesù. Il messaggio e la parola di Gesù conosce come due dimensioni: una pubblica e una più privata, intima. Quella pubblica è legata all’annuncio che Gesù fa a tutta la folla, quella più intima è tutto l’insegnamento che condivide con i suoi discepoli. Allora forse uno dei significati di questi detti di Gesù sta anche nel fatto che se metto la lampada sotto il moggio, che era l’attrezzo con cui si spegneva la lampada, soffoco la parola sia quella annunciata, sia quella intima della comunità. La grande tentazione delle prime comunità cristiane, ma anche delle nostre, era quella di costruire un impianto di fede e di comunità uniforme che in qualche modo andava a soffocare e spegnere tutte quelle diversità che formavano la comunità. La fede una in questo caso non veniva interpretata come l’unità della diversità, ma come lo spegnere tutto quello che non è immediatamente conforme alla verità non del vangelo, ma della dottrina della chiesa. Gesù dice semplicemente: non spegnete ogni parola che non sembra essere  conforme alla dottrina, tenete accesa la fiamma della diversità che si fa comunione. questa chiaramente è un’intepretazione molto personale, che nasce da diverse letture sulla questione del Gesù storico

Preghiamo

Preghiamo per le nostre comunità cristiane

2 pensieri su “giovedì 2 maggio

  1. sr Alida

    Tutto deve venire alla luce, perché la diversità nella Sua Parola diventi fraternità e poi comunione. La luce cosa sarebbe il mondo senza la luce, cosa sarebbe la nostra vita senza la sua Parola senza credere nella sua presenza, e nel Suo amore? Per le nostre comunità preghiamo.

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  2. Elena

    A volte le parabole di Gesù sembrano chiare, ma non lo sono fino in fondo. Ci sembra di aver già capito tutto, ma non è così. A volte i nostri occhi non riescono a vedere, le orecchie non riescono a sentire, il cuore resta chiuso e la parola non entra. Resta fuori di noi. Ancora nascosta, ancora segreta. Aiutaci Signore ad essere più ricettivi, più attenti, più vicini per riconoscerti a aprirci alla Tua luce.
    Una preghiera per don Sandro e per i sacerdoti.

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