Matteo 24, 45-51
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? 46Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! 47Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. 48Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, 49e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, 50il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, 51lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti.
Commento
Siamo persone che hanno ricevuto da Dio Padre un compito, una missione. A ciascuno il suo compito. Questo compito non è dato per servire sé stessi, ma nella realizzazione di sé stessi ci si pone anche l’obiettivo di metterci al servizio degli altri. La conclusione di questo capitolo che ci ha messi di fronte al male del mondo, ma che ci ha chiesto anche di saper vegliare, è sorprendete: siamo dei servi che si pongono a servizio di questo mondo e di questa umanità. per mettere in atto questo servizio vicendevole Gesù dichiara che ciascuno a suo modo è responsabile dei suoi fratelli e sorelle. La vigilanza di cui ci parla Gesù non è soltanto la vigilanza su se stessi, ma anche sulla vita degli altri, nella cura e nell’attenzione all’altro, nel servizio all’altro. In questo sta la beatitudine e la gioia del credente: beato quel servo che il padrone troverà ad agire così. Felice quel servo che avrà vissuto la sua vita nella solidarietà e nel servizio all’altro.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i malati
Beatitudine è servire, se lo faccio con la tenerezza e cura che ha Dio per me… Pazienza… Insegnami ogni giorno Signore l’arte del servire, cogliendo le tue premure per noi… Come il Palazzolo:Adopera tutti quei modi che la carità di Cristo insegnerà. Mi unisco alla preghiera per tutti i malati.