Matteo 16,24-28
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? 27Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell’uomo con il suo regno”.
Commento
Al centro del racconto dopo il rimprovero fatto a Pietro c’è l’annuncio di cosa vuol dire seguire Gesù. Come prima cosa il discepolo decide in un atto di libertà di seguire Gesù. Tanto è vero che il Signore inizia dicendo: se qualcuno vuol venire dietro a me. se qualcuno, se scegli di seguire Gesù. Dobbiamo in un atto di libertà deciderci se vogliamo seguire il Signore. Il Discepolo chi è? È colui che va dietro al Figlio di Dio, che fa lo stesso cammino e quindi è figlio di Dio; che fa lo stesso genere di vita, incontra le stesse difficoltà, lo stesso risultato, la stessa vittoria sul male e sulla morte. Aggiungo ancora una breve riflessione: c’è un dato: quello di rinnegare se stessi. lo so che può non piacere e meno ancora prendere la propria croce. però per il discepolo questo atto del rinnegare è fondamentale. Abbiamo tutti un falso io che è da rinnegare. Esattamente i falsi criteri mondani, i criteri di avere, di potere di apparire, dobbiamo rinnegare tutto ciò che ci distrugge le vita. ma sappiamo che per fare questo dobbiamo portare quella croce che è la vita donata.
Preghiamo
Preghiamo per Patrizio
È impegnativo seguire Gesù, occorre sce
gliere, solo così seguirlo si dona la vita e si vive, è un cammino, una scelta che sembra una volta per tutte mentre ogni giorno sapendo che siamo amati dire un si migliore. Chiediamo lo pregando anche per Patrizio.
Quando mi presenterò davanti al Signore, porterò una vita che si è svuotata di tante cose per lasciare spazio a ciò che è più importante, che non si vede ma che diventa più importante col tempo, perché sono scelte di vita che conosce solo Lui? Porterò una vita che diventa ogni giorno più asciutta ed essenziale ma che stranamente sembra dilatarsi in mille sorgenti di altre cose, in primis le relazioni? Non so cosa vorrà farsene il Signore di ciò che gli porterò e presenterò, credo che sorriderà delle mie tante insolutezze e fragilità, e credo che mi abbraccerà lo stesso anche se non sempre l’ho ascoltato, non sempre l’ho seguito, non sempre l’ho capito Però ho fatto e faccio esperienza di Dio, per come ne sono capace. Prego con voi per Patrizio.