Marco 14,10-16
10 Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesù. 11 Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava come consegnarlo al momento opportuno. 12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13 Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. 14 Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 15 Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». 16 I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Commento
Ancora una “doppia” trama. Da una parte Giuda che si accorda per consegnare Gesù, dall’altra i discepoli che con Gesù si apprestano a preparare la Pasqua. Forse questo ci porta a dire che la storia degli uomini è sempre fatta di una doppia vicenda. Quella buona e quella che tradisce. Penso che addirittura a volte questa doppia trama sta nel cuore stesso di ogni uomo. Bene e male convivono insieme e l’ uomo è chiamato continuamente a vegliare sulla sua esistenza per operare il bene. ma veniamo all’opera buona della preparazione della Pasqua di Gesù con i suoi discepoli. Diciamo come premessa che la preparazione della Pasqua qui descritta è quella dell’antica tradizione di Israele. La ricerca di un ambiente interno alle mura della Città per la celebrazione pasquale è da sempre stabilita. E c’è anche quel particolare curioso dell’uomo che porta una brocca d’acqua. Ma il dato importante resta quello della perenne “novità” della storia guidata da Dio. E’ una Pasqua come tutte le altre, ma in realtà è la Pasqua della quale tutte le secolari celebrazioni precedenti erano profezia! Niente di nuovo sotto il sole, ma sempre tutto nuovo. Se questa è la premessa vedremo nei prossimi brani lo sviluppo di questa Pasqua che è la nuova ed eterna alleanza.
Preghiamo
Preghiamo per il papà di Silvia
…Al piano superiore preparate per noi….si notano bene gli opposti…Da una parte si prepara il tradire ,dall’altra si prepara per la Pasqua dell’anima…Mi attira questo piano superiore…Quando al nostro vivere sofferto manca la luce ,forza ,il Signore ci insegni ,lo sguardo superiore ,alle cose e vicende secondarie,a ciò che non conta,ci faccia scoprire l’essenziale ,e quanto Lui ci ha saputo amare .Prego per il papà di Silvia e per le intenzioni del nostro cuore.
Giuda andò per CONSEGNARE Gesù. Si consegna un pacco, una cosa, non una persona!!! Giuda pensa di aver in mano Gesù e di poterne fare quello che vuole. In fine riuscirà a tradirlo – consegnarlo, ma è Gesù stesso che decide di “CONSEGNARSI” volontariamente:” Se cercate me, eccomi.” Insegnaci Signore la “consegna” di noi stessi. Fa che non permettiamo a nessuno di “consegnarci” in mano al male, magari dietro le apparenze di un bacio.
Colgo anche io la contemporanea azione delle nostre dualità. Da una.parte si prepara il tradimento, dall’altra si prepara l’ ultima Pasqua secondo tradizione. Poi questo Gesù fa nuove tutte le cose. Ribalta le nostre presunzioni e attraverso il dono più estremo e grande, cambia la storia degli uomini. E anche la mia. Sono invitata anche io al piano superiore ( bello avere colto questo aspetto simbolico), anche senporto la mia pochezza, la mia fragilitàbumana, il mio tradimento. Sono invitata anche io, come a testimoniare che questa Pasqua nuova è anche per me. Grazie per questa porta che lasci aperta, Signore!
Prego per tutte le persone che vivono il tradimento e perché si possa imparare a perdonare. Anche questo….
Elena