Gb 5,1-13
[1]Chiama, dunque! Ti risponderà forse qualcuno?
E a chi fra i santi ti rivolgerai?
[2]Poiché allo stolto dà morte lo sdegno
e la collera fa morire lo sciocco.
[3]Io ho visto lo stolto metter radici,
ma imputridire la sua dimora all’istante.
[4]I suoi figli sono lungi dal prosperare,
sono oppressi alla porta, senza difensore;
[5]l’affamato ne divora la messe
e gente assetata ne succhia gli averi.
[6]Non esce certo dalla polvere la sventura
né germoglia dalla terra il dolore,
[7]ma è l’uomo che genera pene,
come le scintille volano in alto.
[8]Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
[9]a lui, che fa cose grandi e incomprensibili,
meraviglie senza numero,
[10]che dà la pioggia alla terra
e manda le acque sulle campagne.
[11]Colloca gli umili in alto
e gli afflitti solleva a prosperità;
[12]rende vani i pensieri degli scaltri
e le loro mani non ne compiono i disegni;
[13]coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia
e manda in rovina il consiglio degli scaltri.
Commento
L’amico di Giobbe continua la sua analisi. Tutta questa analisi è segnata dal principio di retribuzione: se fai il bene sei benedetto, se fai il male sei maledetto. Nemmeno gli angeli sono santi e perfetti quindi Giobbe, che è un uomo qualcosa ha sbagliato. Altra motivazione è l’apparenza: si è vero magari qualche malvagio per un periodo ha prosperato, ma poi è finito anche lui. È tutta apparenza. E allora da dove viene il male. Secondo la dottrina del v.t. il male non viene dalla creazione e nemmeno da Dio, ma dall’uomo che stravolge con le sue azioni il bene originario. Ma è sufficiente questo per capire e poi spiegare la situazione di Giobbe? Elifaz dice che non basta, dice che bisogna rivolgersi direttamente a Dio che conosce ogni cosa e proprio Do farà comprendere a Giobbe il suo errore. Ne viene fuori un Dio che crea sensi di colpa. Ma giobbe questo non lo vuole, non lo accetta.
Preghiamo
Preghiamo per Alessandra e Marco.
Io invece mi rivolgerei a Dio…..dà la pioggia ….manda ,…colloca ,…..solleva ..
Giobbe al di là della sua fragilità o sbagli ritrova questa parola …..Aiutaci ,Signore al di là di noi ,ad affidarci e rivolgere sempre il nostro cuore e il nostro sguardo a Te per noi e per gli altri .
Prego per Alessandra e Marco e per chi deve ritrovare fiducia in Dio …
Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa
…e ci sta. Il problema è che non è detto che Dio risponda, o che si riesca a comprendere la risposta.
Perché se è vero che in tutta la Parola, nel Magnificat, inneggiano a un Dio che innalza gli umili, è anche vero che l’umile per eccellenza è stato sì innalzato, ma su una croce.
Prego Dio perché nella sofferenza ci dia la forza di vedere al di là della croce