Gen 11,10-12,3
10 Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio; 11 Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie. 12 Arpacsad aveva trentacinque anni quando generò Selach; 13 Arpacsad, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 14 Selach aveva trent’anni quando generò Eber; 15 Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 16 Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg; 17 Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie. 18 Peleg aveva trent’anni quando generò Reu; 19 Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie. 20 Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; 21 Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie. 22 Serug aveva trent’anni quando generò Nacor; 23 Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie. 24 Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; 25 Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie. 26 Terach aveva settant’anni quando generò Abram, Nacor e Aran. La discendenza di Terach 27 Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran: Aran generò Lot. 28 Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei. 29 Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch’era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. 30 Sarai era sterile e non aveva figli. 31 Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono. 32 L’età della vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì in Carran. 12,1 Il Signore disse ad Abram: «Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. 2 Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. 3 Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».
Commento
E con questa altra genealogia e discendenza arriviamo al padre della fede Abramo. Qui la vicenda di Genesi restringe il suo sguardo ed inizia a raccontare di questi uomini detti patriarchi. Il primo è proprio Abramo che dalla sua terra di ur dei Caldei (collocata nella Mesopotania) va in cerca di una terra promessa. Se è vero che il testo racconta di questi uomini del deserto, ricchi visir, che si spostavano con tutto quanto avevamo e che Abramo, sempre storicamente ,segna il passaggio dal nomadismo alla città, è anche vero che questa storia è la vicenda di un uomo che cerca nella babele degli dei e delle divinità, il suo Dio, che diventerà l’unico Dio di Abramo e di Israele. Nel testo ritrovo due significati, tra i tanti. Il primo, quel vattene dal tuo paese non è solo esci dalla tua terra di appartenenza. Infatti il testo ebraico ci concede anche di tradurre e quindi di pensare che questo viaggio verso la terra promessa è il viaggio verso il profondo del proprio cuore, dove Abramo scopre chi è lui e chi è Dio per lui. Nulla mi vieta di pensare che il vagare nel deserto di quell’uomo è il viaggio del cuore, perché il deserto si presta a questi viaggi interiori, la città un po’ meno. La seconda considerazione è legata al tema dell’alleanza e della benedizione. In questa alleanza vi come una doppia via: quella personale perché l’alleanza e la benedizione sono per Abramo, ma sia la benedizione che l’alleanza sono anche universali, per tutti i popoli della terra. Nelle sue origini Israele aveva uno sguardo non chiuso su stesso, ma aperto al universo.
Preghiamo
Preghiamo per Alberto
Diventerai una benedizione. Che splendida promessa e che missione responsabilizzare
. Preghiamo perché possiamo essere benedizione gli uni per gli altri.
Generare vita…..Essere benedizione …in questa vita che fiorisce ,viaggiare all’interno del proprio cuore scoprire chi siamo e chi è Dio per noi …. Che il Signore ci avvolga di consapevolezza e scopriamo quanto di bene e dibello ci affida nel fare alleanza con noi .preghiamo per Alberto ..
Lasciare, partire, andarsene, cercare, indicare, ascoltare, diventare, fare…. sono tutte azioni che implicano il movimento. Un movimento dall’interno all’esterno. Dalla casa verso il mondo, dal cuore verso l’altro che è fuori di me. Dio ha scelto un uomo affinché si muovesse verso di Lui e affinché la sua vita cambiasse radicalmente. Ho sempre pensato che il Signore fosse dietro a moltissime cose che facciamo, che diventiamo, che ci muovono. Dio attraverso la vita si manifesta, ci tocca, ci chiama e ci attende da qualche parte. Lui sa perché…. Che possiamo metterci in cammino senza paura, Signore, fiduciosi che l’obiettivo che ci indichi sia proprio quello giusto per noi.
Preghiamo per Alberto.