Giovedì 1 giugno

di | 31 Maggio 2017

 Matteo 23,29-36                                              

29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, 30 e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. 31 Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. 32 Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri. 33 Serpenti, razza di vipere, come potrete sfuggire alla condanna della Geènna? 34 Perciò ecco, io mando a voi profeti, sapienti e scribi: di questi, alcuni li ucciderete e crocifiggerete, altri li flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; 35 perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sulla terra, dal sangue di Abele il giusto fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che avete ucciso tra il santuario e l’altare. 36 In verità io vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

Commento

Il guai di questo brano fa esplicito riferimento ai profeti, ed in particolare al profeta Gesù. I riferimenti sono due: la parola e il tempo. Per quanto riguarda la parola diciamo che la parola dei profeti è parola di denuncia e di annuncio. I farisei presi dalla legge ne vedono solo la denuncia e non l’annuncio. Per questo si scagliano contro tutti i profeti. Questo succede anche al tempo di Gesù. Ci si scaglia contro di lui per la sua parola, i farisei colgono la parola di denuncia ma non vedono parole di annuncio. Il tempo invece  ha come una strana funzione riparatrice, ma anche questa funzione è solo di apparenza e non di verità. Facile riabilitare tutti dopo la morte! E facile dissociarsi da chi un tempo ha condannato i profeti. Queste cose succedono anche ai nostri giorni: grandi uomini che da vivi sono condannati, poi da morti vengono riabilitati. Questa è un’operazione ingannevole che non fa un servizio vero alla parola e alla profezia. Gesù non accetta questi onori tardivi, appunto perché il legame esigentissimo tra la Parola e la storia esige che la Parola sia accolta quando e come viene detta. Il “miracolo” perenne della Parola di Dio è la sua perfetta attualità profetica, ma evidentemente deve essere accolta così come in ogni tempo gli uomini di Dio la porgono ai cuori e alle vicende della Chiesa e del mondo. L’onore tardivo, il sepolcro funebre eretto al profeta ucciso condannato in vita e riabilitato dopo diventa documento che prova il rifiuto che ogni tempo riserva ai suoi profeti.  A questi edificatori di monumenti Gesù dice: “Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri”. Gesù il profeta con la sua parola era ben presente e ben attivo nelle vicende storiche del suo tempo eppure è stato messo in croce, come tutti profeti. L’unico modo per riabilitarlo non è costruire monumenti per Lui, ma vivere il vangelo

 Preghiamo

Preghiamo per Francesco e Flavia

2 pensieri su “Giovedì 1 giugno

  1. sr Rita

    S fossimo vissuti al tempo dei nostri padri non avremmo fatto….
    Mi pare di poter dire: non presumiamo di essere migliori degli altri, perché prima o poi facciamo gli stessi errori, se non di peggiori. Preghiamo per chi ha bisogno di essere avvertito da Gesù, anche con qualche “guai”.

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  2. sr Alida

    Mi vien solo una preghiera :Signore abbi pietà di me ,di noi ,del mondo …Prego per Francesco e Flavia e per le intenzioni che portiamo in cuore .

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