Ieri abbiamo visto e parlato soprattutto del micro, del piccolo. Oggi parliamo del macro, che è il suo opposto. Ieri il micro mondo mi ha permesso di sorridere con Mounir e Aisha per la raccolta delle patate. Sorridere in quel micro cosmo che è Rosciano si può fare. Il macro cosmo mi ha fatto incontrare la durezza della vita, la faticosa gestione della vita sociale e amministrativa, lo sguardo preoccupato di genitori sul futuro dei figli, la paura per il futuro del mondo. il macro cosmo in questi anni si è contrapposto in maniera arrogante al micro cosmo e ne ha impedito il suo sviluppo. Il macro cosmo è fatto di poche persone che hanno tanto. Il macro cosmo è l’economia e la finanza mondiale che guida in maniera spregiudicata il micro cosmo che arranca ed è sempre più precario a causa del potere di pochi che hanno tutto. La teoria del macro cosmo è quella dello sviluppo ad ogni costo per un profitto sempre più grande. La divisione è sempre più netta, il solco sempre più enorme, come un gran canyon che diventa sempre più profondo. Il macro cosmo sta anche predando in maniera indiscriminata la terra. I pochi decidono cosa fare delle nostre risorse. E le scelte che fanno non sono a favore dei piccoli, ma a favore dei profitti che sono sempre più grandi. Purtroppo in questo macro cosmo fatto di poche persone ci metto anche gli eroi super pagati del calcio e dello sport in generale. Il campionato e le coppe dovevano finire a tutti i costi non per un motivo sportivo, ma di interesse economico. Qualcuno mi ha detto che se non finiva il campionato non avrebbero lavorato nemmeno i semplici addetti ai lavori. Ma per qual poco che ci ho capito io, i famosi addetti ai lavori, quelli comuni, tipo gli steward, non hanno lavorato perché non c’era il pubblico e quindi ci hanno rimesso ancora i piccoli. Il macro cosmo di poche persone è esagerato in tutto. Nell’ostentare la ricchezza, nel cercare la ricchezza, nell’ostentare la beneficienza, nel preparare la guerra, per poi nascondersi, quando questa scoppia, dietro questa stronza e falsa frase: andiamo a difendere le giovani democrazie e scaricano sulle giovani democrazie una montagna di bombe. E i poveri e i piccoli rimangono non solo vittime, ma addirittura diventano colpevoli. Colpevoli di fuggire dalla loro casa perché ci cadono sopra le bombe. Colpevoli di andarsi a cercare un posto sicuro. Il macro cosmo è così esperto che racconta la storia come vuole lui e noi ci crediamo!! Mette insieme le notizie in maniera originale, in maniera che, se non abbiamo un po’ di spirito critico diciamo: hai ragione. E per finire, se non stiamo attendi, il macro cosmo ci porta a consumare quello che lui vuole che consumiamo. È un bel casino! E come uscirne. Provo ad abbozzare una piccola risposta. Magari domani cercherò di pensarci meglio e ci scriverò qualcosa di più sensato. Credo che noi micro cosmo dobbiamo avere il coraggio di percorrere strade alternative, non rivoluzionarie, ma alternative al macro cosmo di pochi. Piccoli tentativi di amici che si mettono insieme in nome della solidarietà. Piccoli tentativi di paesi che uniscono le forze per organizzare il sociale. Piccoli tentativi di chiesa per dire parole nuove riguardo all’economia, alla finanza, al lavoro, alla carità che difende il piccolo. Certo ogni tentativo che parte dal basso è come esposto alla precarietà assoluta. Il grande può distruggere tutti i tentavi del piccolo quando vuole. Ma ci vuol coraggio per provarci e magari rimanendo insieme e uniti è più difficile che il grande distrugga sempre il piccolo. il micro cosmo deve uscire dalla rassegnazione così da tornare a generare idee creative per il futuro.