Guardo l’orto e penso che per alcuni ortaggi è già pronto il momento del raccolto. Passa uno e mi chiede se il miele è pronto. E dico che ha bisogno di maturare. E il tale dice, ma non si può fare in fretta ne ho bisogno adesso. E poi c’è l’amico che fa fretta per quella pratica. E io che faccio fretta agli altri per finire i lavori della giornata. Si ricomincia ad andare di fretta. Me ne sono accordo da una cosa. Dalla mia agenda che si riempie di cose da fare…ma non voglio!!! E come si fa a non andare di fretta, come si fa a non farsi prendere dalla fretta di fare mille cose? La fretta si manifesta in due modi. Da una parte è la voglia di finire al più presto le cose che stiamo facendo, se le finisco ne posso subito iniziare un’altra. Ma poi la fretta si manifesta anche in quel desiderio di anticipare il tutto. Gli ortaggi devono essere pronti subito. Il miele deve essere pronto subito e non lasciamo il tempo di crescere, di maturare. E alla fine strappiamo i pomodori prima del tempo e quando li proviamo, per discolparci dalla nostra negligenza, diciamo hanno preso troppa acqua. In realtà siamo noi che non sappiamo attendere. Facciamo così anche con la vita. La vorremmo realizzata tutta e subito. Una pienezza di felicità subito all’istante e non costruita durante tutta la vita. Fretta è mettere pressione a se stessi e agli altri, finchè arriva il momento in cui si esplode. Ho l’impressione che di questi tempi abbiamo fretta di tornare come prima, le stesse corse, gli stessi orari per le messe, le stesse attività e riunioni fatte di corsa e preparate più ancora di fretta, gli stessi appuntamenti serali che riempiono le piazze. La stessa premura insomma. Ma ci sono due ambiti dove la fretta manifesta tutta la sua ambiguità. Uno è il campo dell’educare: un genitore vorrebbe vedere subito il suo figlio pronto e maturo. Un insegnante vorrebbe vedere subito la sua classe pronta, capace, attenta. Mettiamo fretta a tutto. Ho fatto una bellissima esperienza con una classe di 2 media, esperienza che si è conclusa ieri in videoconferenza. Un lavoro dentro un orto di Rosciano e dentro un orto interiore. Lasciando crescere con calma l’orto interiore dei ragazzi e il mio orto di Rosciano, dopo un anno di lavoro ne sono venute fuori delle cose bellissime. Certo non abbiamo messo fretta, abbiamo lasciato maturare il cuore di ciascuno accompagnandolo momento dopo momento. Senza fretta di concludere. E c’è un secondo ambito in cui la fretta è ambigua. Quando si ha fretta nell’amore. Quando si ha fretta che l’amato del cuore capisca le nostre ragioni. Quando si ha fretta di aprire o chiudere una relazione. Quando si ha fretta del tutto e subito. Allora li succedono i casini, i conflitti d’amore. Il tempo, l’interiorità, la riflessione, il confronto, ma soprattutto il discernimento paziente aiuteranno ad amare veramente. Quanto tempo Dio si è preso con me, per accompagnarmi nell’amore per Lui e per l’umanità! E non è ancora finita….. lao Tzu, presunto fondatore del taoismo dice: La natura non ha fretta, eppure tutto si realizza. Noi abbiamo accelerato la natura e oggi tutto si è inceppato. Perché facciamo fatica a capire queste cose? Concludo con questa bellissima frase di san Francesco di Sales: Mai avere fretta; fai tutto con calma e in uno spirito calmo. Non perdere la pace interiore per qualsiasi cosa, anche se il mondo intero sembra turbato.
In questo periodo ho fretta di riaprire una relazione, temo di arrivare troppo tardi. Aiutami Signore a non avere fretta, a saper attendere mantenendo la pace interiore.