fortuna

Sento un amico che mi dice: sono proprio fortunato nella vita. e dice questo con profonda sincerità, facendo il logico riferimento con tutto quello che sta succedendo nel mondo. È vero, anche io sono molto fortunato se guardo al mondo attorno a me. ho amici, mi sento bene nei miei panni di prete, non mi manca niente e vivo in pace con quasi tutti. Sono davvero fortunato. Ma se il metro di misura per capire la mia fortuna è il mondo dei disperati che fuggono dalla guerra qualcosa non mi torna più. che cosa ne faccio della mia fortuna? Che cosa penso della mia fortuna rispetto all’altra parte del mondo? Non voglio sentirmi in colpa, questo no. Ma se penso alla mia fortuna solo come  ad un merito mio e alla bontà dell’ambiente in cui vivo i conti non mi tornano più. ci deve essere un modo per fare un buon uso della mia fortuna. Come amico dell’umano ho il dovere di interrogarmi sulla mia fortuna. E non basta solo essere generoso e caritatevole. Serve che la mia fortuna costruisca un mondo nuovo. Papa Francesco ha detto: non possiamo illuderci di vivere da sani in un mondo malato. Usare bene la mia fortuna vuol dire credere nella giustizia e nella misericordia e di questi tempi anche nel perdono. Usare bene della mia fortuna vuol dire non vivere da rassegnati pensando che la guerra sia l’ultimo atto per sistemare tutto e tutti. Usare bene della mia fortuna vuol dire mettersi insieme ad altri e pregare, agire, fare per la pace e i poveri, anzi con i poveri. Sono fortunato, ma che cosa ne faccio della mia fortuna?