23 domenica T. Ordinario – Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
Commento
Nel Vangelo di questa domenica vediamo Gesù sempre itinerante, di ritorno da Tiro e diretto verso il territorio della Decapoli. Da quando è partito di casa, Gesù è instancabile nel proclamare la buona novella, sempre in cammino passando notti insonni in preghiera, e giornate di un’attività intensissima tra miracoli, guarigioni e insegnamenti. Oggi lo vediamo di nuovo alle prese con la malattia: Gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. Gli condussero. Questi malati del Vangelo, magari hanno perso tutto, compresa la salute, ma non hanno perso la cosa più importante: gli amici. Vediamo il sordomuto che ha amici fedeli che lo conducono davanti a Gesù pregandolo di guarirlo. E non solo la chiedono, ma la implorano. E Gesù lo porta in disparte. Forse Gesù riconosce la condizione umana in sé, soggetta a mille sordità e a mille fragilità. Infatti siamo soggetti a fragilità fisiche; Il nostro cuore è un vero e proprio campo di battaglia e in questo apriti di Gesù, possiamo vedervi tutta la sua ansia di Salvatore e il desiderio di vederci tutti salvi e liberati soprattutto dalle innumerevoli sordità ai suoi richiami.
Preghiamo
Preghiamo per la pace nel mondo
“gli condussero “…E Gesù creativo e delicato nei gesti d’amore come Lui sa fare..Noi che parliamo e sentiamo che ne facciamo della parola e dell’udito? Dire solo parole di bene e di misericordia ….Come ascolto per vedere se è proprio quello che devo vivere qui ed ora ?A volte anche per noi Gesù compie i gesti dell’amore quando siamo come questo sordomuto .glielo portarono e…Il saper condurre a Gesù vi son tanti modi compito arduo ,ma l’umiltà e la gioia di aver condotto a Lui e non a se stessi .Preghiamo per la pace nel mondo c’è ne tanto bisogno
Una preghiera per la nostra Madre Generale sr Bakita e con lei diciamo grazie alla vita ,nel giorno del suo compleanno
“effeta”.ogni piccolo cristiano riceve questo rito nel giorno del suo battesimo.siamo chiamati anche noi quindi,nonostante il nostro non ascolto ed il tanto frastuono che ci circonda,ad “aprirci” a Lui a al mondo. Preghiamo per la Pace
Un uomo sordo non può parlare. Chi non sente non ha da dire. Il mutismo è conseguenza della sordità. Di ogni tipo di sordità. La Parola di Dio parla. Ma se uno non la sente, non l’ascolta, la Parola cade e non si tramanda. Cosa mi rendo a volte sorda e quindi muta? Quali parole ascolto e quali no? La bocca parla di ciò che ha udito? Da chi?
Signore ripetimi oggi: EFFATA’. Dal battesimo ad oggi ne è passato di tempo e tu quante volte hai ripetuto EFFATA’!
Ha fatto bene ogni cosa…
Come non diffondere la notizia di un bene così grande che ti riporta alla vita? Penso ai miracoli come a tante risurrezioni. E penso alla Parola che riesce a ridare anche alla mia vita, orecchie e lingua nuove, affinché non sia morta al cogliere ciò che deve essere udito e non sia bloccata alla parola buona che deve essere detta. Sono grata per questo al Signore!
Preghiamo insieme per la pace.