domenica delle palme – Dal Vangelo secondo Matteo
Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”». I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!». Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».
Commento
Si apre la settimana santa. Sarà una settimana unica, mai successo di non vivere i riti pasquali in chiesa. Vivremo tutto nelle nostre case. Accompagnati da radio tv e social. In questa settimana lasceremo da parte il vangelo di Luca per commentare i vangeli della liturgia del giorno. Forse non sarà il tempo dei riti in chiesa, ma del silenzio della parola nelle nostre case. Vediamo in breve commento a questa domenica delle palme. Gesù entra in Gerusalemme con un’asina. Essa era la cavalcatura scelta dai re e dai principi in tempo di pace. quindi Gesù entra in Gerusalemme come re di pace. gli stessi rami di ulivo ci ricordano questa simbologia della pace. scusate non è una simbologia, è la realtà da costruire ogni giorno. La regalità di Gesù si è manifestata nelle opere di misericordia e nelle concreta attestazione dell’amore del Padre per mezzo di segni e di miracoli i cui beneficiari erano principalmente i poveri e i sofferenti. Il suo Regno si qualifica come dimensione di giustizia e di pace e il suo contrassegno è l’amore e la concordia fra gli uomini. Ma il culmine di questa regalità pacifica e umile è la croce come atto di amore per tutti gli uomini. In questi giorni guardiamo il crocefisso e riscopriamo in lui non solo il dolore, ma principalmente l’amore donato.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i cristiani chiamati a vivere questa settimana santa misteriosa.
Questa settimana Santa, gravida di vita nuova proprio dentro le apparenze di morte e di deserto, inizia con una processione atipica. Gesù si avvicina a Gerusalemme, luogo della consegna libera di Gesù nelle mani di chi lo vuol eliminare. Gesù manda a prendere una asina e un puledro” perché ne ha bisogno”. Mi vien da dire: ma Gesù ha bisogno solo di una asina per andare verso il luogo della sua morte-resurrezione? Non ha bisogno anche della compagnia dei suoi discepoli? della carezza di sua madre? della nostra sequela semplice e feriale, ciascuno dove è chiamato a vivere?
Resto con questi interrogativi e prego.
Quanta umiltà si legge nella Parola di oggi. Umiltà…. Per entrare nel Regno di Dio abbiamo bisogno di essere servi, di essere umili, di saper sacrificare e condividere. E siamo soli con noi stessi e il nostro essere uomini nudi, poveri, bisognosi di tutto… Questa Settimana Santa ci riporta con essenzialità e solitudine al nostro stare sotto la croce, ma anche, per molti, su una croce. Signore, abbi pietà di noi e dai un senso profondo al nostro essere credenti.Oggi.
Condividendo i vostri profondi preziosi commenti mi unisco alla preghiera pensando che il Signore nella Sua umiltà e semplice solitudine ,anche se oggi non sembra solo ;di sicuro farà la Sua Pasqua in ciascuno di noi ,prego con voi per tutti i cristiani ,per tutti i malati ,le famiglie ,per chi opera nel prendersi cura ,per tutta l’umanità che soffre,per voi sacerdoti che in questi giorni continuate ad accompagnarci in questa unica e misteriosa settimana santa .