domenica 21 febbraio

1 domenica di quaresima – Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Commento

In questa prima domenica di quaresima anche noi come Gesù siamo spinti nel deserto dallo spirito. Se vogliamo servire la vita prima dobbiamo in qualche modo superare questa prova del deserto. e fondamentale per ciascuno fare esperienza di quello spazio di silenzio in cui, soli si prova a capire chi siamo e dove andiamo. Il deserto è uno spazio in cui si è chiamati a decidere da che parte stare. Il deserto è un tempo, 40 giorni per la precisione, in cui tutto si riduce all’essenziale, dove non è più dato fuggire, si è messi con le spalle al muro e, rimanendo piantati lì, affondare le radici nella parola di Dio per cominciare finalmente a crescere. Il deserto è l’attimo della crisi, cioè del passare al vaglio, del setacciare per scegliere il meglio possibile, scegliere ciò che conta.  E Gesù stava nel deserto con angeli e fieri selvatiche. Cioè stava con il bene e il male, cercava di riconciliare il bene e il male, per trovare pace e serenità di vita. Solo perché impariamo a stare con le nostre ‘bestie selvatiche’, quelle  interiori, possiamo sperimentare angeli che ci servono. Solo dando un nome, abbracciando, addomesticando – senza il bisogno di uccidere – i nostri mostri interiori, possiamo fare esperienza di cielo. Dopo un anno di uragano covid aspettiamo la pace, ma dobbiamo ancora convivere con Angeli e fieri. Dobbiamo attrezzarci per continuare il nostro cammino nel deserto.

Preghiamo

Preghiamo per tutti gli immigrati