domenica 17 giugno

di | 16 Giugno 2018

home212 domenica T. Ordinario – Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra» Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Commento

Riprendo a scrivere. La Parola di Dio di questa domenica ci aiuta a ridimensionare ogni nostro affanno: il Regno di Dio cresce da solo… basta permettergli di incontrare la nostra realtà, di affondare nella buona terra della nostra vita e quel seme, a cui Marco evangelista paragona il Regno, cresce. Una parabola brevissima e unica, che svela un aspetto fondamentale del nostro divenire in Dio: san Paolo direbbe che in Lui davvero ci muoviamo, siamo ed esistiamo, che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, anche ciò che lì per lì sembra ostile e, ancora, “Sia che mangiamo, sia che beviamo, sia che viviamo, sia che moriamo siamo nel Signore”. Il Regno di Dio cresce perché è in noi ed attorno a noi; non è tanto il nostro sforzo per proteggerlo, difenderlo che lo rende generativo. È il fatto di accoglierlo, di diffonderlo. Addirittura di permettergli di marcire tra le pieghe della nostra storia, di scomparire tra chi siamo e cosa ci accade. La sua forza sta nel trasformare la morte in vita, l’impossibilità in possibilità, il pessimismo in speranza, il cinismo in amore.

Preghiamo

Preghiamo per Vittorio che oggi ci ha lasciato

2 pensieri su “domenica 17 giugno

  1. . Elena

    Un piccolo seme, una capienza di vita e di amore senza misura, questo sia il nostro essere al mondo, il nostro essere persone, il nostro essere cristiani. Preghiamo per Vittorio e per zia Silvana, che oggi sono tornati al Padre. Una preghiera per Claudio, la cui vita è in pezzi a causa del gioco.

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  2. sr Alida

    Il seme quale forza racchiude….il valore e il significato delle piccole cose per volere del Padre che non smette di amare l’umanità nonostante tutto ….Una preghiera per Roberto e Marianna in forte depressione e di quanti ci chiedono di pregare ,unendomi alle intenzioni per le persone checi han lasciato per la casa del Padre .Ho fatto un po’ fatica a raggiungervi oggi ,ma son contenta ce l’abbiamo fatta .Don mi raccomando stammi bene un saluto caro a tutti

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