domande

di | 31 Marzo 2021

Pianto dei semi e mi faccio delle domande del tipo: nascerà quel seme? Taglio dei rami e mi faccio delle domande del tipo che ne faremo di questo spazio liberato dai rovi? Incontro una persona e parlo con lei e mi domando che ne sarà della sua vita? celebro la messa e mi chiedo: dove incontrarti oggi mio Signore? Guardo le persone che sono qui in cooperativa e sogno per ciascuno un bel futuro. Domande che girano per la testa in continuazione. Chiamo una persona che compie 18 anni per fare gli auguri e chiedo: ma sei saggia o matura? Risposta secca e chiara: saggia. E qui ne viene fuori un dialogo breve ma interessante: dico io: visto che tu sei già saggia mi dici come si fa a diventare saggi visto che io non lo sono. Lei risponde: bisogna farsi tante domande nella vita e dare poi delle risposte e provare a starci dentro nelle risposte che si danno. Sono rimasto incantato perché io tante volte mi limito solo a delle domande e lascio poi al tempo e alla vita di rispondere  a tali domande. Non è che non ho in mano il timone della mia vita. Certo che guido io la mia vita, ma la guido seguendo quella scia che è il dono e la grazia. Quando mi rendo conto che c’è come un dono e una grazia allora mi metto in movimento. Chi è più saggio? Chi si fa domande e cerca le sue risposte o chi impara ad assecondare il dono di grazia che la vita e Dio regalano? Non lo so. Io so che mi faccio ancora un sacco di domande, che non sono mai sazio di quello che so, di quello che leggo, di quello che conosco, delle persone nuove che incontro, di quello che faccio, a costo anche di essere stanco morto. Ho conosciuto su di me le grazie e i doni più belli, ho detto grazie per questi doni,, ho provato a vivere di quel dono e di quella grazia. E alla fine dopo tutto questo, ritorno alle mie domande. Maturo è dei frutti, saggio è dell’uomo e io non vorrei essere maturo, ma saggio, Con la stessa grinta e incoscienza della ragazza che ha compiuto 18 anni e con la stessa umiltà di un don Roberto  che era saggio perché umile e discreto. Donami non maturità, ma saggezza che nasce da un dono di grazia e che si esprime nell’umiltà della vita di ogni giorno.

2 pensieri su “domande

  1. Dania

    Vivere…per ricevere in dono gratuitamente, da Chi ci vive accanto ed è in ogni nostro giorno, una saggezza che nasce dalle piccole cose, dalle domande e da qualche risposta a cui cerchiamo e, alle volte, riusciamo a rispondere. Una saggezza che deve però sempre sapere di umiltà, di cose che provengono dalla terra alla quale apparteniamo, affinché si possa camminare sulla terra con lo sguardo rivolto al Cielo. “Una volta che si comincia a camminare con Dio, si continua semplicemente a camminare e la vita diventa un’unica, lunga passeggiata” (Etty Hillesum).

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  2. Giuliana è Enzo

    Caro don Sandro, cerco di aprire la giornata leggendo le tue meditazioni che mi fanno riflettere e che diventano occasione di scambio tra di noi. Mi sento in sintonia con le tue riflessioni in merito alla maturità o alla saggezza. Anche io chiedo al Signore la grazia di conquistare giorno per giorno la saggezza con tanta umiltà. Con l’occasione porgo a te, a Olga, a Teresa, a Maria, a Itala, a Franca, a Mario, a Pilar, agli amici tutti di Don Roberto auguri per una Pasqua in armonia. The

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