discernimento

di | 2 Dicembre 2022

Ce ne sono un sacco di queste parole magiche che una volta dette sembrano realizzare pienamente la realtà che descrivono, senza rendersi conto che tali parole hanno bisogno del tempo della germinazione, della custodia, della cura e del raccolto. Proclamate non servono a niente, sono lettere morte prima ancora di essere pronunciate. A volte ho come l’impressione che vengono pronunciate solo perché vanno bene dette in un determinato contesto e non perché creano le condizioni perché tali parole diventino fatti veri. Come una proclamazione senza decidere. E così la parola discernimento oggi è una di quelle parole magiche usate in ogni luogo, soprattutto nella chiesa. Una domanda secca di fronte a tale parola: ma tale parola è pronunciata per avviare percorsi che si protraggono  all’infinito, o per decidere qualcosa? Lo confesso, anche io tante volte ho utilizzato questa parola per non decidere, per tirare lungo nelle mie decisioni. Ora le cose sono cambiate: o faccio un vero percorso di scelta, o lascio perdere. Nella bibbia, nella parola sacra questa parola discernimento indica la capacità, per dono di Dio, di distinguere ciò che lo Spirito santo suggerisce al cuore del cristiano. In altre parole, il discernimento è il senso interiore delle cose, la pronta e vigile capacità di capire e scegliere ciò che è bene in ogni situazione, di valutare ciò che è meglio. Capite bene che non è una parola magica, ma un percorso, fatto con intelligenza, con sapienza e anche con sofferenza, perché sappiamo bene che scegliere il bene è lasciare da parte altre cose ed invece io vorrei tenere insieme tutto. Essere intelligenti, esercitare un giudizio, mettere in atto tutte le proprie facoltà intellettuali è dono e responsabilità. Si tratta di un lavoro indispensabile nella vita e nella storia. Ma soprattutto mi rendo conto che il discernimento diviene necessario di fronte alle singole decisioni, alle precise scelte da compiere, soprattutto quando scelgo che  forma dare alla mia vita. I miei  desideri più profondi e persistenti, i miei cammini di ricerca della felicità, hanno bisogno più che mai di essere passati al vaglio per scegliere quel bene unico che è quanto Dio ha pensato per me.

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