danza

di | 31 Luglio 2020

Il quadro è famoso. È di Matisse. È del 1910. E come ogni opera di Matisse il suo intento ultimo è quello di trovare nella semplicità equilibrio e armonia. Ci sono 5 persone che ballano una danza armoniosa, ma vorticosa. Ma tutti formano un insieme equilibrato, vero, una danza perfetta. Anche i colori aiutano a creare una danza perfetta. Nelle “note di un pittore” Matisse a riguardo di questo quadro scrive: tutta la disposizione della mia pittura è espressiva. Il posto occupato dalle figure o dagli oggetti, gli spazi vuoti intorno a essi, le proporzioni, tutto ha una parte da sostenere.” Di fatto ci sono solo tre colori. In basso il verde rappresenta la terra con la curvatura sferica che vuole simboleggiare il nostro pianeta, il blu, nella parte alta, richiama il cielo anche se le sfumature del colore, richiamano un blu profondo, che non assomiglia al colore del cielo ma è più simile a quello dell’Universo; in mezzo troviamo il rosso dei corpi che danzano in un gioco di movimenti apparentemente infinito. A riguardo dei colori Matisse scrive:  “Quando ho trovato il rapporto di tutti i toni, il risultato deve essere un’armonia vivente di toni, un’armonia non dissimile da quella di una composizione musicale”. La danza esprime sì armonia, ma è energia pura che si sprigiona. Non sono un danzatore, ma ammiro questo quadro perché ci insegna la danza dell’armonia e della pace. Ma perché ci possa essere armonia e pace serve sprigionare una danza che è pura energia di vita. non può esistere una pace senza armonia, una vita senza energia. Dico questo perché ieri sono stato insieme con un gruppo di ragazzi. Energia pura, ma in armonia; e tale energia pura si è sprigionata anche in chi ha preparato, in chi era responsabile dei ragazzi, in chi ci ha ancora una volta aiutato  a rendere possibile l’incontro. Tutti hanno avuto una parte da sostenere e tutti hanno messo non so se il meglio, sicuramente hanno messo del loro. La chiesa se vuole pensare al futuro forse deve imparare a danzare in armonia per cercare la pace. Offrendo a tutti la possibilità di ballare la propria danza di vita, aiutando a creare armonia di vita e non arrivando ad offrire un solo tipo di ballo. Un mio amico ha scritto in un articolo che forse la chiesa ha bisogno di un sinodo per ripensarsi dopo la pandemia. Sono pienamente d’accordo purché  il sinodo possa diventare un’occasione dove ciascuno può esprimere se stesso, ballando in armonia con gli altri. Un sinodo che balla la pace, la fraternità  e la carità in tanti modi diversi ma tutti in armonia tra loro, come la danza di matisse.

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