cuore

di | 20 Febbraio 2023

Dopo la grande e anche un po’ impegnativa, anche se breve, narrativa su Noè e Giuseppe e i suoi fratelli mi prendo un attimo di tempo. Più avanti voglio riproporre un altro racconto biblico questa volta in chiave economica, l’economia del dono. Intanto la stagione avanza e speriamo che non torni indietro troppo freddo (così dice il detto popolare: torna indietro il freddo). Intanto rifletto su alcune questioni. Come sempre sono semplici pensieri. Oggi mi è capitato di commentare  il testo di Davide e Golia e poi leggendo un libro mi ritrovo sempre con questo episodio. E allora ci penso un attimo e ne esce questo pensiero. Noi ci siamo caricati di tante strutture, pensieri, progetti, concetti e via dicendo. Mi viene in mente il giovane ricco che va dal Signore per chiedere che cosa deve fare per avere la felicità. Gesù guarda quel giovane con simpatia, ma anche con tristezza perché era troppo carico di tante cose, non era leggero per poter seguire il Signore. Era come Golia che era carico di una temibile corazza e alla fine però pesava troppo e non poteva muoversi. Il ricco giovane del vangelo non era carico solo di tante ricchezze, ma anche di devozioni, di regole, di principi, era troppo carico per affrontare la via della felicità. Tutta la nostra devozione alla famiglia, alla vita, alla parrocchia, all’impegno per tante cose non può diventare come la grande, tremenda e pesante armatura di Golia? Non è che questa corazza di pensieri a cui siamo attaccati alla fine ci impedisce di prendere il largo non lasciando più spazio per una ricerca e un approfondimento vero della vita? faccio un’esempio: non è che l’essere ancorati ad un solo modello di famiglia ci impedisce di incontrare l’altro e gli altri che non la pensano come noi. Ancorato ad un’idea come una corazza che mi protegge dal confronto e dal dialogo. È così punto e basta! Serve un cuore aperto, un cuore che cerca di andare in profondità, che non vuole esaurire tutto nelle proprie convinzioni che ci difendono da ogni pericolo di incontro. Per questo è importante essere leggeri, non fermarci dentro le nostre corazze, ma aprire il cuore alla ricerca, anche se la ricerca spiazza e mette in crisi. Meglio una corazza che mi protegge o un cuore che cerca libero?

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