Il tuo libro inizia con il racconto della tua chiamata o della tua scelta? Per sviare la questione si dice racconto di vocazione. Ma la questione rimane: la tua è una chiamata alla quale hai aderito o una scelta della tua vita, la scelta della tua vita? Posso porre la stessa identica domanda anche a me stesso: chiamata a cui ho aderito o scelta? Lo posso dire anche di una coppia: chiamata a cui aderire o scelta? E posso continuare all’infinito riproponendo sempre la stessa identica domanda: chiamata a cui aderire o scelta? La parola vocazione in realtà è la parola giusta. Tu scrivi così all’inizio del tuo libro «Mi fu rivolta questa parola del Signore: “Prima di formarti nell’utero materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni”. Risposi: “Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono un ragazzo”. Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca, e mi disse: “Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca. Eri giovane quando hai risposto a questo inizio, forse non tutto ti era chiaro, certo eri un cercatore di cose profonde e allora quella parola per te fu un richiamo irresistibile. Come è stato un richiamo irresistibile il mio inizio, come è un richiamo irresistibile la voce dell’amato del cuore. Non so bene se è scelta o chiamata, se è consapevolezza o incoscienza. C’è un inizio e basta. Sarà il dopo, il tempo che ci farà prendere consapevolezza di una scelta e non solo di una chiamata. Saranno il dopo, il tempo, gli anni la prova della fedeltà. Hai messo anche la tua esitazione a questo inizio: sono giovane non so parlare. A me è successo il contrario: quando ero giovane avevo la presunzione di sapere tutto, oggi un più vecchio so di non sapere. So bene che quando hai scritto queste righe eri già in età avanzata e quindi per te è più un ricordo che un fatto puntuale. E cosa vuol dire questo? Vuol dire che un conto è aderire ad una parola iniziale, un conto è viverla nel tempo. Parto sulle ali dell’entusiasmo, ma solo il tempo mi aiuta a prendere consapevolezza di chi sono dall’inizio. E tu hai fatto così. Adesione alla parola iniziale e poi un lungo cammino di comprensione e incomprensione insieme di quella parola iniziale. Ma allora è chiamata o scelta? forse è la massima libertà e la massima obbedienza che crescono insieme nella vita di ogni giorno
Bella molto bella…