cerco giustizia

di | 25 Marzo 2022

Cerco giustizia è un pensiero che a volte non mi piace. Penso infatti a chi in qualche modo cerca la sua giustizia, quella giustizia fai da te, un po’ da Far West. Cerco la mia giustizia e questo produce altra ingiustizia. Invece credo che se ci mettiamo nella logica che questa parola cerco giustizia indica la ricerca della vera giustizia da parte dell’uomo allora forse si che si possono creare le condizioni per la vera giustizia e di conseguenza per la pace. Perché poi è vero: giustizia e pace stanno insieme, vanno a braccetto. Il problema è che abbiamo smarrito la giustizia, abbiamo perso nella notte profonda il senso della pace. Quindi quel cerco giustizia è l’anelito di chi ancora crede che da qualche parte nel mondo esiste la giustizia e la cerca con tutte le sue forze. Cerco giustizia per tutti i miseri della terra, cerco giustizia per chi è rifugiato, scappato, esiliato, senza casa o senza fissa dimora. Cerco giustizia per ogni uomo e ogni donna. Cerco giustizia perché cerco la pace. La ricerco nella notte buia del mondo, ma non la trovo. Sembra confondersi con la notte del mondo. La cerco con una piccola luce tra le mani che è la speranza di intravvedere in mezzo alla notte la luce della giustizia. Il cuore della storia sembra non essere più la giustizia, ma il male. Tutti noi dovremmo essere in grado di esercitare la giustizia, ma non lo siamo più. Tra le tante formule di giustizia ne riprendo una importante: la giustizia che rimanda all’esercizio concreto del diritto e delle leggi, quindi alla giustizia sociale, civile, penale, economica, quel pilastro essenziale di ogni comunità che ha la sua radice nell’equità. Il diritto vale per ogni rapporto sociale ed economico, ma la categoria che deve proteggere come suo primo compito sono i poveri, i deboli, i più fragili. Abbiamo smarrito questa giustizia e io sono alla ricerca di tale giustizia. Che si chiama equità, uguaglianza. Forse anche questa questione della mancanza di equità e di uguaglianza è alla base del tempo moderno e delle sue guerre e ingiustizie. Ritengo che uno dei segni che contraddistinguono il tempo di oggi è l’ incapacità di difendere gli uomini e le donne e di conseguenza di creare ingiustizie sociali enormi. Ecco perché cerco la giustizia. Noi pensiamo che le crisi e il declino delle nostre comunità siano faccende soltanto spirituali, che dipendano dalla nostra poca o insufficiente vita religiosa. E così trascuriamo il “diritto e la giustizia”, facciamo infiniti incontri e ritiri per ritornare alla radicalità spirituale perduta. Non guardiamo le “trappole e i lacci” organizzativi e relazionali della gestione del potere, pensiamo che siano cose secondarie e non quelle su cui concentrare i nostri sforzi di riforma e di rinnovamento. E così non capiamo che le ingiustizie  che sono penetrate nel nostro popolo si sono rivestite di prassi relazionali e comunitarie sbagliate, ed è lì che vivono, si diffondono, infettano tutto il corpo.

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