Mi imbatto in un pensiero e in una celebrazione e in tutte e due i momenti ritorna questa questione: cercatore di perle preziose. Questo l’ho inventato io, in realtà il pensiero dice così: che cosa cerchi? E la riposta è: la misericordia di Dio e la fraternità. E nella celebrazione è tornata la stessa frase, lo stesso pensiero. Questa frase è presa dalla comunità di Taizè. Quando uno chiedeva di entrare nella comunità la domanda che veniva fatta era proprio questa: che cosa cerchi e la risposta era: la misericordia di Dio e la fraternità. Io ho tradotto alla mia maniera: cercatore di perle preziose. Fino a quando il cercatore trova la perla di grande valore, quella di valore assoluto e vende tutte le altre e tiene quella. Mi direte: sei qui ancora a chiederti che cosa cercare? Deciditi finalmente e poi vendi tutto il resto e tieni il valore unico e prezioso che conta. Certo che ho trovato la perla di grande valore, certo che ho trovato che cosa riempie la mia vita! ho trovato la misericordia di Dio su di me e su questo mondo e ho trovato la fraternità che cerco. Questa fraternità non è un luogo, un’ entità, è Dio che si è chinato su di me, è la vita che vivo giorno, gli incontri di ogni giorno. Ogni tanto però come i monaci di Taizé io devo sentirmi dire per non dimenticarmi che cosa cerchi ? e io devo rispondere per rinnovare la promessa: la misericordia di Dio e la fraternità. Ogni tanto è come se le scoperte, le promesse, le perle preziose vanno rinnovate in un atto di buona fedeltà e impegno.