cavalli,asini e nobiltà

di | 4 Luglio 2022

Guardo con calma i cavalli che ci hanno lasciato in custodia. Stanno bevendo un po’ d’acqua, ne hanno il diritto. Sono eleganti, sono belli, non me ne intendo e quindi mi astengo da ogni pensiero circa il fatto se è bene che se ne stiano tutto il giorno sotto il sole torrido. Il mio buon cuore mi porterebbe a dire: venite con me che vi accompagno in un luogo all’ombra. Ma non me ne intendo proprio e allora lascio fare al padrone dei cavalli. Non sono solo eleganti, alcuni sono maestosi, mi avvicino li accarezzo sul muso e mi guardano con occhi nobili. Lì in mezzo a quel gruppo di cavalli c’è anche un asino, non so come ci sia finito, ma è lì in mezzo. Lo guardo e non mi sembra tanto spaesato di fronte a tanta nobiltà. Un asino che ci fa in mezzo a tanto splendore di cavalli di razza? Che ci faccio io asino in mezzo a tanto splendore  e grandezza di sapienti e nobili, eleganti e signorili uomini e donne? Torno a guardare l’asino non è poi così male, con le sue orecchie lunghe, con il suo sguardo basso. E’ lì che aspetta il suo turno per arrivare alla vasca dell’acqua, è lì mescolato con tutti gli altri cavalli e non fa una piega. Sono i nobili cavalli che lo spostano in un angolo: magari si stanno dicendo: che ci fa questo asino intruso in mezzo a tanta nobiltà? Che se ne torni da dove è venuto e soprattutto che aspetti il suo turno prima di bere, prima ci siamo noi i nobili cavalli, i maestosi cavalli. I nobili cavalieri antichi non montavano su un asino dalle orecchie lunghe, ma cavalli nobili come loro. Il cavaliere travestiva il suo nobile cavallo con nobili bardature e lasciava il povero asino a girare la macina del mulino per macinare il frumento insieme al povero contadino, ma alla fine era più importante il povero asino che macinava il grano e procurava cibo o il nobile cavallo che se ne andava alle giostre medievali per festeggiare con il suo nobile padrone? I poveri contadini avevano cura sia de cavallo che dell’asino. Gesù è salito su un asino per entrare in Gerusalemme come profeta di pace. Dall’asino dalle orecchie lunghe che aspetta con pazienza il suo turno per bere e dal povero contadino che cura il suo asino e dall’uomo Gesù, oggi apprendo una lezione che traduco in una domanda: ma chi è il vero nobile? Il cavallo maestoso o l’asino dalle orecchio lunghe? E non fate i giri di parole per arrivare a dire che in tutte e due c’è nobiltà. Io da parte mia ho già scelto, pur non disprezzando il buon cavallo, mi schiero dalla parte dell’asino dalle orecchie lunghe.

Un pensiero su “cavalli,asini e nobiltà

  1. sr Alida

    Non per copiare ma anch’io dalla parte dell’asino, perché nonostante le infinite lezioni di vita non imparo mai abbastanza ed anche perché in fondo chi è stato più vicino a Gesù come quando è entrato in Gerusalemme, quindi anche se sono un’asina spero di rimanere comunque vicino a Lui.

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