Non ci sono solo i cammini sfioriti, quei cammini che in apparenza ti portano via tutta la speranza, tutta la voglia di fare, a volte addirittura tutta la voglia di vivere. In questa giornata segnata dalla pioggia penso a tutti quei cammini ostili. Sono quelle strade della vita che ti si parano addosso come un muro. Qui non si tratta solo di cammini sfioriti, ma di cammini che sembrano pareti immense come quella del el capitan che sta in America e che vedete nella foto. Su questa montagna ci sono più di 70 vie di arrampicata, ma uno solo ci è riuscito Il 3 giugno 2017 in free solo (arrampicata senza corda di assicurazione) ad arrivare in cima attraverso la via Freerider sulla parete di El Capitan. Alex Honnold ha compiuto il percorso di 900 metri in 3h:56m. una follia, ma lui ha superato tutti i cammini ostili. Mi domando se ha superato anche i cammini ostili della vita, del suo cuore. Ma queste sono questioni sue. Io mi limito ai miei cammini ostili, che forse sono meno ostili dell’ el capitan, ma a volte sono così ostili che mi si parano davanti come grandi pareti e lì mi fermo. Penso all’uomo Gesù che ha sempre vissuto in mezzo a cammini ostili, quelli della sua gente, quelli dei sacerdoti del tempio che lo cercavano per metterlo in croce, a volte anche quelli dei suoi discepoli che lo lasciavano solo o non capivano bene che cosa stava facendo. È vero, l’uomo Gesù ha conosciuto anche cammini bellissimi, perché nel suo camminare per le vie della Palestina ha incontrato uomini, donne che lo cercavano anche solo per un attimo di consolazione. Si, ci sono stati questi cammini di bellezza, ma ci sono stati anche tanti cammini ostili. E come lì ha vissuti Gesù questi cammini ostili? Percorrendo la via dell’incontro, dell’amore, della tenerezza e dell’umiltà. Tutto qua. E allora perché non provare a superare i cammini sfioriti e ostili semplicemente sperimentando la via del dono, dell’amore sino alla fine, fino a quando ne ho le forze?