benedizione

di | 17 Settembre 2020

Oggi è San Roberto ed è anche il 17 del mese. onomastico e anniversario di don Roberto. A proposito di preghiere e segni, ricordo come ogni mattina , quando don Roberto era sistemato sulla sua sedia e aveva fatto colazione e arrivava la Olga – erano circa le 9 del mattino- vi era un gesto particolare che Olga faceva sul corpo di Don Roberto. Olga prendeva un po’ di acqua santa che parenti amici portavano da Lourdes e faceva un segno di croce sulla fronte di don Roberto. Io da sapientone quale ero, sorridevo dentro, senza farmi vedere, pensando all’acqua santa, al segno di croce, mi sembravano così strani… si è vero ero troppo presuntuoso e di quel gesto non coglievo altro che un po’ di strana tradizione che non poteva appartenere a don Roberto che era così avanti nelle cose. Lui si era veramente avanti perché si lasciava fare quel gesto; Olga si che era avanti perché quel suo gesto semplice era fatto con tanta fiducia e convinzione che non c’era niente che poteva fargli cambiare idea. Io ero quello indietro!! Che pensavo di essere avanti. Un gesto, una benedizione su un corpo malato, una perfetta liturgia mattutina. Di Olga, la celebrante e di don Roberto il partecipante alla liturgia della benedizione. Gesti di benedizione e di vita. Ed allora la preghiera di oggi vuole essere una benedizione. Non ho acqua santa e non ho di fronte a me un corpo malato. Ma ho di fronte ogni mattina, quando inizio la mia giornata, i volti delle persone che incontrerò, ho di fronte il mondo, il creato, l’universo. Chi mi farà un segno di croce sulla fronte? Si è vero, è il segno di croce è il primo gesto che faccio al mattino quando mi alzo, ma chi mi regalerà una benedizione per la mia giornata? Non ho nessuno come la Olga che celebra la liturgia della benedizione,  ma posso cantare ogni mattina così: tu Padre mio sei il raggio di luce che apre la mia mattina, l’Orizzonte su cui stendere e disegnare la mia giornata. Sei la Voce che dà voce alla mia parola, sei il Vento dello spirito che riempie di vento la vela che è l’ anima del mio corpo. Tu sei il mare su cui si distende la barca della mia vita, del mio tempo quotidiano che mi è come concesso di vivere. Tu sei il Passo che conduce il passo del mio camminare nel mondo. Tu sei acqua, vita, e cibo e dolore. All’inizio di ogni mattina, Padre mio benedici il mio passo incerto, come quel segno di croce e  di acqua benedetta della Olga sulla fronte di Don Roberto. Ne ho bisogno ogni giorno per purificarmi dalla mia presunzione di sapere e di fare.

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