Mercoledì 1 gennaio 2025 – Giornata mondiale della pace – num. 6,22-27
Il Signore parlò a Mosè e disse: “Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò”.
Commento
Per questo primo giorno dell’anno faccio due eccezioni. Unisco le due riflessioni, quella sulla parola e quella del mattino, in una sola riflessione. E la seconda eccezione prendo come riferimento non il vangelo, ma la benedizione che è scritta nel libro dei numeri. Certo la liturgia ci invita a guardare Maria per festeggiarla e venerarla come Madre di Dio, la madre che sempre viene mostrata con il bambino tra le braccia, perché lei mostra Gesù che benedice. È come allargare al mondo intero, alla famiglia dei popoli la benedizione che si ascolta dal libro dei Numeri: “Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. C’è bisogno che il Signore allarghi il suo sguardo sui popoli della terra. All’inizio di questo anno bisogna raccogliere il canto degli angeli nella notte del Natale: “Sulla terra pace agli uomini, che egli ama”. È la nostra preghiera e il nostro canto per questo inizio di nuovo anno. Lo Spirito del Signore scenda nei cuori degli uomini, sciolga la loro durezza; trasformi i cuori delle nostre città e allontani da esse l’odio, la sopraffazione, l’indifferenza; cambi il cuore dei popoli in guerra perché siano disarmati gli spiriti violenti e si rafforzino gli operatori di pace; trasformi il cuore di ogni uomo e di ogni donna perché si riscopra il volto dell’unico Dio, padre di tutti. E questa benedizione scenda senza nessuna distinzione su tutti gli uomini e tutte le donne. Tutti, qualunque condizione viviamo, siamo figli amati da Dio. e preghiamo per chi soffre