alba

In questi giorni quando mi alzo al mattino e quando mi avvio per la messa non riesco a vedere l’alba perché è tutto nuvolo e a volte  piove anche. Quindi provo ad immaginarla l’alba. questo immaginare mi aiuta vedere il sole che nasce, la luce che invade la terra, mi offre un motivo di forza in più per affrontare e vivere la mia giornata. Visto che nemmeno oggi vedo la luce dell’alba e magari non vedrò nemmeno la luce del sole perché dicono acqua per tutto il giorno, provo con uno sforzo di fantasia ad immaginare l’alba di un giorno nuovo. Mi affido al silenzio che ancora circonda la giornata, mi affido al mistero di un giorno che verrà, giorno nuovo. È necessario imparare l’arte di questo affidamento quotidiano. E affidandomi ecco il risultato. Una porzione di cielo non ancora illuminata dal sole è come una porzione di vita pronta alla rinascita. Così me la immagino l’alba, l’attimo prima della rinascita. Se l’aurora prepara il momento del rinascere, l’alba fa esplodere il giorno. l’aurora sono le doglie del parto, l’alba mi suggerisce l’idea che siamo in sala parto e tutto è pronto. L’alba mi fa giungere echi di risonanze lontane che sono l’eco dell’amore divino che inonda di luce la terra. l’alba mi chiede di inchinarmi al cospetto di questo amore divino che è luce del mondo.  Ed io mi inchino alla luce nuova, mi inchino all’alba di un giorno nuovo. La notte ha scavato sofferenze in me, ora l’alba mi chiede un atto di affidamento al giorno che nasce. L’alba è un attimo breve di pace, un attimo di speranza, di luce. Poi arriva il giorno e vedremo che cosa ci darà il nuovo giorno. Intanto mi inchino a questo raggio di luce, a questo raggio di speranza, provo a mettere nella mente e nel cuore questo raggio di luce  precursore di un giorno nuovo e tenterò di conservarlo per tutto il giorno che si dipanerà nelle sue ore, nei suoi tempi, nei suoi incontri. L’alba è un inno alla luce, spero di conservare per tutto il giorno questo inno alla luce.