Abbiamo visto le immagini del papa ieri in piazza san Pietro vuota. Ognuno qui può fare le sue considerazione, certo hanno fatto impressione quelle immagini di un uomo stanco che vuole caricarsi le sofferenze del momento e offrirle a Dio come mediatore tra cielo e terra. Però io voglio andare per una altra strada. In questi giorni in Cina ,in Europa e nel mondo in generale è calato l’inquinamento, le polveri sottili si sono diradate. Certo, non muovendoci, non muovendosi gli aerei e le macchine e con le fabbriche semi ferme è chiaro che tutto cambia di aspetto, è evidente che l’aria è pulita. Un mio amico mi ha detto: e allora cambiamo tutto, torniamo indietro nel tempo. Cambiamo modo di vivere. Come battuta dico: dobbiamo forse tornare al tempo dei cavalli e del carretto? Tecnicamente si parla di decrescita. La bibbia conosceva la rotazione della terra, il sabato come giorno di riposo e ogni sette anni la terra doveva riposare e gli schiavi liberati. Noi conosciamo l’arte dello sfruttare. Torneremo ancora a muoverci. Le nostre città forse riprenderanno il loro aspetto abituale. Io penso che deve cambiare un’altra cosa. Questa nostra madre terra ha come avuto bisogno di un tempo per rifiatare, ha avuto bisogno di un tempo di riposo, si è presa il suo tempo. Vedo anche io qui a Rosciano, negli orti stiamo facendo il minimo necessario. Ma domani la madre terra andrà amata di più. Dovremo imparare a rispettarla, a curarla, senza tornare indietro, dovremo ristabilire il riposo sabbatico. Tutto quello che la scienza e la tecnologia ci offre dovrà servire per fare un vero salto di qualità nel rispetto di madre terra. Cara madre terra, sì è vero ti abbiamo bistrattata fino allo stremo, ti chiediamo scusa e ti promettiamo che staremo più attenti nel prenderci cura di te. Non vorremmo più sfruttarti, ma ringraziarti per tutto quanto ci regali. Vorremo non più un’economia di sfruttamento, ma di condivisione e di rispetto. Passato questo tempo sogno di poter vedere un cielo limpido e pulito di giorno e stellato di notte, sogno che le stagioni tornino quelle di prima, sogno che la terra possa sorridere all’uomo. Terra, madre terra, terra amata chissà se l’uomo ci riuscirà ad amarti di più e a curarti con benevolenza, traendo da te i frutti e i beni necessari per la vita e lasciare a te, senza sprecare e buttare via, il di più che ci siamo presi
Grazie….
Grazie don!
E avvenga questo futuro di riconciliazione con madre terra.
grazie don