Mi ricordo di una canzone di Zucchero che citava la domenica. La canzone porta il titolo di Diamante. mi sono sembrati interessanti questi versi
Impareremo a camminare per mano
insieme a camminare
Domenica
Più grande ti sembrerò
E tu più grande sarai
Nuove distanze ci riavvicineranno
Dall’alto di un cielo, Diamante
I nostri occhi vedranno
La domenica per noi ragazzi era il giorno della messa, della polenta, coniglio e patate arrosto, e del duttrinì, del catechismo e poi la tombola tutti insieme, del vestito bello. Tutte le domeniche uguali. Poi è diventata la domenica della messa e dell’escursione in montagna o della partita dell’atalanta. Poi da prete per me è diventata la giornata della messa, dell’animazione e della famiglia. Comunque la domenica ha sempre avuto quel tono dell’incontro, della festa, delle cose eccezionali e della messa. Quella non poteva mancare, almeno nel mio mondo. L’uomo che fa festa, che riposa, che prova ad intrecciare relazioni. Il rischio è stato che ad un certo punto anche la domenica diventasse un giorno come un altro. Un giorno non da vivere, ma da sfruttare. Per riuscire ad andare a sciare si facevano lunghe code, la messa non era più con tutta la famiglia. Anche il giorno del riposo diventava piano piano complesso. E durante le feste di natale e le altre più importanti si correva al centro commerciale. E poi tutto si è fermato, e la domenica non sappiamo bene che cosa è in questi giorni. Una messa alla radio o alla televisione, lo stare insieme un po’ forzato, l’impossibilità di una gita. E allora le semplici parole di questa canzone di Zucchero sono come un augurio. Nuove distanze ci riavvicineranno. Si nuovi modi di vivere la domenica ci aspettano. Impareremo a camminare, sì a camminare e non a correre. Torneremo a darci la mano. Sì abbiamo bisogno di un abbraccio, di un tendere la mano, di una vicinanza che fa festa. E dal cielo i nostri occhi vedranno, forse i nostri occhi e gli occhi di chi ci ha lasciato di questi tempi vedranno un mondo nuovo e una domenica che è veramente la festa dell’incontro e del riposo sabbatico
La domenica… giorno del riposo e della famiglia. Possa tornare ad essere il tempo e il luogo dell’incontro. Con un amore riscoperto per ciò che ci fa essere quelli che siamo e per coloro che ci circondano, vicini e lontani, presenti ed assenti, ma sempre con noi….
La domenica….il giorno del vestito bello…segni anche esteriori che significavano una distinzione dai giorni feriali…possa ritornare anche questo: il giorno del vestito bello
Possa la domenica ritornare ad essere cosi nelle vivere vero e dei riti semplici e più belli .grazie don