Vi giro queste parole di Mons Ricchiuto presidente di Pax Christi sul beato Romero. Sembra che la sua canonizzazione è ormai prossima.
Mons. Romero: mons. Ricchiuti (Pax Christi), “coraggioso testimone del Vangelo per la giustizia e la pace”
Il beato Oscar Arnulfo Romero è stato un “coraggioso testimone del Vangelo per la giustizia e per la pace”. È quanto scrive monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi, in uno dei post pubblicati su Facebook nel quale racconta il viaggio pastorale in Salvador, con una delegazione di Pax Christi, per celebrare i 100 anni della nascita dell’arcivescovo Romero (15 agosto 1917), assassinato il 24 marzo 1980 sull’altare mentre presiedeva la messa. “Devo confidarvi – rivela Ricchiuti a proposito del viaggio – che è stata un’autentica Via Crucis, culminata nella chiesa dell’Hospitalito, sul luogo dove il vescovo Romero venne assassinato: la mensa eucaristica”. “Abbiamo celebrato la santa messa – aggiunge il presidente di Pax Christi – ricordando al Signore anche i tanti preti, religiosi e religiose, donne, uomini e bambini massacrati e uccisi dalla ferocia disumana dei soldati dell’esercito salvadoregno negli anni ’70-’80. Fiumi di sangue innocente su questo magnifico e martoriato Paese”. “Vado a dormire – prosegue Ricchiuti – nella speranza di chiudere gli occhi dopo aver visto e ascoltato alcuni testimoni di quegli eventi dolorosi e pregato sulle tombe di quelli che hanno potuto avere dignitosa sepoltura”. “L’eredità spirituale e l’attualità della testimonianza” di mons. Romero – si legge in una nota di Pax Christi – “sproni l’impegno della comunità mondiale nella costruzione della pace, fondata sulla giustizia e sui diritti dei popoli”. Proprio prima di partire, mons. Ricchiuti in una lettera indirizzata ai membri di Pax Christi e ai fedeli della sua diocesi aveva scritto:
“L’anniversario della bomba atomica sganciata su Nagasaki, 9 agosto 1945, e pochi giorni prima su Hiroshima, ci impegnano ancora di più oggi per dire no alle bombe nucleari e chiedere all’Italia che ci ripensi e aderisca al trattato firmato lo scorso 7 luglio all’Onu per la messa al bando delle armi nucleari” insieme al desiderio di non respingere nell’inferno della povertà e di ogni precarietà tanti fratelli e sorelle che chiedono ospitalità e un boccone di pane.
Grazie don Sandro per averci ricordato testimonianza di vita ed eredità spirituale di persone che dan la vita per cause maggiori .Chiedo a me stessa quale è il mio piccolo e quotidiano contributo alla pace ?E al Signore chiedo pace per il mondo intero .
Preghiamo per la giustizia e la pace nel mondo.