Da qualche anno tengo due agende per segnare gli appuntamenti. La prima è la classica agenda cartacea. Segno gli appuntamenti e le cose da fare. E si riempie bene. La guardo e sono soddisfatto. Tutte le pagine piene. La seconda è il calendario dello smartphone, del cellulare. E qui mi sento orgoglioso perché sono diventato bravo a sincronizzare cellulare e computer. Anche qui segno tutti i miei appuntamenti. Penso in questo modo di essere in grado di tenere sotto controllo tutto. In realtà a volte mi si accavallano due impegni, sbaglio a segnare l’ora, mi dimentico delle cose da fare, arrivo tardi. don Roberto mi diceva: troppe cose e poi ancora: svampito. Oggi guardo le mie due agende. Quella cartacea è vuota, da un mese non segno più niente ed è malinconicamente sulla mia scrivania e non la guardo più. L’agenda sul cellulare su cui avevo segnato appuntamenti fino a maggio suona e mi rimanda l’appuntamento a cui dovrei partecipare e che puntualmente cancello perché annullato. Insomma la mia agenda tanto preziosa è diventata vuota, uno strumento inutile. Su questa cosa ho fatto alcune considerazioni. La prima, è vero che siamo chiamati a programmare la vita, ma non è che vogliamo tenere tutto sotto controllo al punto che ci perdiamo nelle troppe cose da fare? non è che confidiamo in questi strumenti per gestire il nostro tempo e magari sono proprio questi strumenti che ci dettano i tempi della vita? Io mi rendo conto che a volte è proprio così per me. Confido nello strumento e non nella relazione buona. La seconda considerazione è legata al tema degli appuntamenti. Guardo a che cosa ho segnato sulle agende e mi dico: sono tutti appuntamenti chiamiamoli così di lavoro, Incontri, formazione, progetti, anche la vita della parrocchia rientra in questo tipo di impegni. Le mie agende mi dicono che sono preso da attività. Raramente trovo: incontro con l’amico, e anche quando ci sono momenti più di relazione, di amicizia, io ho la preoccupazione di far funzionare bene l’incontro. Le mie agende vuote mi ricordano che il lavoro, la programmazione hanno il sopravvento sulla relazione.
Grazieeee don Sandro ,perle due riflessioni che ci fanno fermare a riflettere….
Grazie, don.
Grazie perché di tanto in tanto nascono anche gli incontri non programmati.
Corriamo sempre questo rischio di dar precedenza alle cose più che alle relazioni Grazie don per renderci consapevoli ..
Grazie, sono pensieri che fanno riflettere.,..