Insisto sui passaggi. Perché nei passaggi si annida la vita nuova. il creatore non ci sta nella staticità della vita, ha bisogno di un pertugio dove infilarsi per aprire un varco in cui far passare la vita nuova. questa è la resurrezione. È passaggio il bambino che nasce, è passaggio il giovane che ama, è passaggio l’anziano che attende il morire. Ma è passaggio la pasqua. A che ti serve tutto quello che fai mi chiede uno. Perché la cooperativa, perché i ragazzi, perché su e giù da Berbenno? Perché tutti questi passaggi? Perché mi alzo ogni mattina raccolgo un pezzo di parola sacra e con questa mi butto nella vita che mi è assegnata per quel giorno. Il gusto di quella parola sacra consumata al mattino mi rimane per tutto il giorno come un gusto buono a cui attingere per ogni passaggio di vita che la giornata richiede. Perché tutto questo? Perché la vita mi spinge lì, in quel passaggio e perché la parola sacra diventa la stella polare che mi spinge dentro e oltre la vita. Nei risvegli mattutini e a volte notturni la parola sacra entra nella mente e nel cuore come una danza che ristora l’anima. Passo, come il popolo ebraico, nei deserti lasciati dalla vita e dagli uomini, e la parola sacra mi fa da nuvola che cammina avanti a me e luce per la notte dentro di me. La mattina presto è il passaggio silenzioso della parola sacra e alla fine del passaggio mi dico: vale la pena affrontare la vita anche oggi. Quando non c’è questo passaggio di parola sacra allora la mia giornata si complica e mi chiedo perché tutto questo. Un proverbio o meglio un detto dice che l’avvenire del fiume non sta dov’è la foce. L’avvenire del fiume è alla sorgente. Il mio avvenire sta alla sorgente di quel passaggio quotidiano della parola sacra. Qualcuno mi chiede di chiamare quella parola sacra con il nome giusto: bibbia. La mattina quando sento il suo passaggio mi piace di più sentirla come parola sacra. Senza quella parola sacra mattutina i miei passaggi quotidiani sono un po’ vuoti, molto incerti. Con la parola sacra nel cuore i miei passaggi sono più accettabili, più sopportabili. Con il passaggio della parola sacra mattutina è come se ci fosse un passaggio di tenerezza, misericordia e perdono che mi spingono a camminare deciso. Con il passaggio della parola sacra mattutina sento su di me l’infinita bellezza dell’amore del Signore.
Grazie don Sandro.
È proprio vero: la Bibbia è qualcosa di scritto.
La Parola invece ha bisogno di essere pronunciata, ascoltata. Anche questo è un “passaggio”: dare voce e Corpo è molto più che il libro…
Grazie anche a te per provarci ogni giorno…
Grazie don per la riflessione sui passaggi riuscire a viverli così ne chiediamo la grazia…