ieri sono andato avanti e indietro dall’orto alla casa non so quante volte. Alla fine penso di aver fatto anche un buon allenamento. Ci sono dei giorni che vanno così. Non riesci, per tanti motivi, a stare fermo su una cosa. non sono inquieto, sono tranquillo. non scappo via dalle cose perchè non le voglio affrontare. Il problema invece è quello di provare a tenere insieme tutti pezzi delle varie questioni aperte in cooperativa. Avanti e indietro. Con il corpo e le gambe, ma soprattutto con la testa che alla fine della giornata fa anche male. Questo avanti e indietro mi ha fatto pensare a diversi tipi avanti e indietro. Il primo è quello della mia vita. faccio due passi avanti sulla via della saggezza e poi torno indietro. Poi ricomincio e poi torno indietro ancora. e via così. Penso alla natura avanti con la primavera e poi si torna indietro con il freddo e quindi tutto il lavoro fatto di semina è a rischio. Penso ai miei ragazzi due passi avanti sugli obiettivi che ci siamo prefissati e poi si torna indietro. Penso al tempo che stiamo vivendo due passi avanti nelle vaccinazioni e poi si ferma tutto. Penso alla chiesa: due passi avanti su quel volto nuovo di chiesa che speriamo e poi si torna indietro. qui non sto giudicando niente sto semplicemente constatando che la vita funziona così. Anche luna Rossa è stata così: un bellissimo volare in avanti sull’acqua e poi un tornare indietro senza più forza nella vela. Potrei applicare questo principio alla scienza, all’economia, alla politica a tutto. Mi domando se questa è la nostra condizione umana, la nostra condizione di vita, quella normale. E se questa è la nostra condizione umana normale, cosa vuol dire affrontare una vita che va avanti e indietro, un’umanità che va avanti e indietro? So per certo una cosa: che sono chiamato a questo avanti e indietro continuo. Non posso farne a meno. Rimanere immobile non è segno di vitalità. E poi quando vado avanti devo imparare a non illudermi che ho risolto e sistemato tutto e quando vado indietro non devo disperare che tutto è irrimediabilmente perso. Non si tratta di trovare il giusto equilibrio, ma di trovare quella giusta saggezza di vita che mi permette di stare in piedi nelle varie circostanze della vita. Ma io anche in questo vado avanti e indietro.