Ieri la terra era proprio gelata. Faceva proprio freddo. La terra era così gelata che facevamo fatica a fare i buchi per piantare 4 pali. Abbiamo dovuto aspettare un po’ di sole. Terra gelata e inospitale. A volte si presenta così la nostra madre terra. Ma a volte diventa così anche il cuore dell’uomo, cuore gelato e inospitale. Vorremmo sempre un cuore caldo e ospitale, ma a volte ci si incarta proprio su se stessi e da lì non se ne viene più a capo. Non sono in questa situazione, il mio cuore di questi tempi non è terra gelata e inospitale. Anzi è molto in subbuglio e molto ospitale. La mia è solo una costatazione. Quella terra gelata e inospitale a volte è segno di un’umanità fredda e inospitale. Guardo le gemme delle piante, i rami dei lamponi, le poche piantine aromatiche che hanno resistito al freddo: ma come posso pensare che fra qualche mese tutto sarà in ebollizione, in fioritura. Mi sembra tutto così freddo. Come può un cuore dell’uomo passare dal gelo inospitale al caldo ospitale? Come posso fidarmi che succederà davvero così? Dove posso trovare la forza per credere che il gelo di questo anno dovuto al covid può diventare di nuovo primavera? Un indizio alla fine della giornata sono riuscito a trovarlo. Un piccolo, semplice tenue indizio. Le giornate hanno incominciato ad allungarsi. Di poco, ma un tantino sì; fateci caso. E quando cominciano ad allungarsi le giornate si incomincia a credere che la terra non sarà più così fredda e inospitale. Un piccolo, impercettibile segno che ho colto ieri sera e che mi ha fatto sperare. Intanto però devo continuare a lottare con il gelo e la terra inospitale. Quando vedrò una mano che si allunga per dare una carezza, per prendere un’altra mano, allora forse potrò dire che è quasi finito il gelo del cuore umano. quando vedrò allungarsi uno sguardo accogliente verso chi soffre allora potrò dire che l’umanità ha ritrovato la sua primavera. Quando vedrò un bacio donato, come un’ape che bacia la corolla di un fiore, allora potrò dire che siamo di nuovo vivi. Ed infine quando vedrò muovere i primi passi di un mondo fraterno, come muove i primi passi la luce del sole che allunga le giornate, allora potrò dire che cieli nuovi e terra nuova sono finalmente arrivati. Intanto per qualche giorno continuerò a lottare ancora con la terra gelida e inospitale. Sperando che le giornate continuino ad allungarsi.