Michea 3,1-4
Io dissi: «Ascoltate, capi di Giacobbe, voi governanti della casa d’Israele: Non spetta forse a voi conoscere la giustizia?». 2Nemici del bene e amanti del male, voi togliete loro la pelle di dosso e la carne dalle ossa. 3Divorano la carne del mio popolo e gli strappano la pelle di dosso, ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi, come carne in una pentola,
come lesso in un calderone. 4Allora grideranno al Signore, ma egli non risponderà; nasconderà loro la faccia, in quel tempo, perché hanno compiuto azioni malvagie.
Commento
Mi sembra che il testo metta i capi e i governanti di fronte alle loro responsabilità. La responsabilità più grande che è stata disattesa è quella nei confronti del popolo, del praticare la giustizia. Si ascolta la parola per comprendere quale è la responsabilità che ci assumiamo di fronte agli altri, quale è la cura che vogliamo assumerci nei confronti dei piccoli. Vi è anche una responsabilità collettiva, di tutti. Si tratta di quella capacità di pensare che un’azione buona ha un’influenza buona su tutta la comunità, mentre un’azione malvagia ha un’influenza negativa su tutta la comunità. Assumere questo principio vuol dire avere il coraggio di credere che è soltanto nella ricerca del bene comune che possiamo cambiare il nostro mondo. Michea denuncia questa incapacità di pensare al bene comune, denuncia chi è amante del male ed è nemico del bene. Chi cerca il male alla fine si mette contro ogni uomo, sovverte ogni possibile interesse verso l’altro e, soprattutto, diventa colui che sempre e ad ogni occasione approfitta dell’altro. Il Signore non vuole più ascoltare queste ingiustizie, il Signore vuole ascoltare il grido di ingiustizia del popolo. Il compito più grande che possiamo assumerci di questi tempi è quello di essere insieme come comunità responsabili del bene.
Preghiamo
Per tutti coloro che si sono ritrovati a Parigi per discutere del clima della terra. Possano non soltanto discutere ma anche agire per il bene di tutta la creazione.
Dal vangelo secondo Luca
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Ancora una volta i profeti ci riportano a pensare alla responsabilità dei “grandi” della terra, ai “grandi ” di un popolo e alla loro responsabilità immensa agli occhi di Dio.
Ma nel mio piccolo, nella mia vita, come posso scegliere e operare il bene? Anche oggi sentiamo il disappunto, la rabbia, la tensione, il lamento verso i “grandi” che operano secondo i propri interessi a scapito di un popolo che, se non ne vien fuori proprio macellato, ne porta addosso comunque e sempre le conseguenze.Però, a volte, mi pare che questo voler attribuire agli altri le mancanze, sia un modo veloce per chiudere con la propria responsabilità. Le nostre piccole politiche ed amministrazioni domestiche e lavorative ce lo insegnano tutti i giorni. E l’essere umano è sempre uguale a se stesso nel corso dei secoli, sotto le sembianze di piccoli e grandi ….
Prego volentieri per ogni persona che debba scegliere, ogni santo giorno della propria vita, il bene degli altri: sia una mamma, un papà, un sacerdote, un politico. Prego per ogni uomo e donna di buona volontà e penso con affetto , ricordandolo nella preghiera, al nostro Papa, così grande nella sua umiltà!
Elena
Bene comune :cosa ci accomuna ?penso sia lo scegliere ogni giorno gesti di attenzione di ascolto ,..di cura..del mi stà cuore,..tutto ciò che fa parte di un bene comune.Oggi gli spazi comuni ,vengono un pò meno ,forse non come frequenza ,ma come qualità;prevale il privato,eppure ci sarebbero tante espressioni di vita ,da vivere insieme.La Parola ci accomuna nel nostro essere figli di Dio. Un’azione buona influisce sulla comunità ,e viceversa. Ciò mi chiama in causa sul come vivo,se il mio esserci è con cuore ,responsabile e aperto oppure no. Donaci Signore di farci sempre voce di un bene comune,sopratutto per chi è piu’ in difficoltà. Preghiamo per Papa Francesco ,perchè il Signore lo custodisca e per tutti coloro che hanno responsabilità sulle nazioni ,per i genitori,per le nostre piccole e grandi responsabilità quotidiane.
Di solito la parola di Dio dice che Dio ascolta il grido degli uomini. Oggi. Michea, dice che Dio volterà la faccia dall’altra parte quando i capi delle nazioni gridano a lui. Cosa terribile. Ma quello che Miche attribuisce ai governanti, in altro luogo della Scrittura Dio dice che così fanno i cattivi pastori nei confronti del gregge.
Preghiamo per tuti coloro che hanno il compito di governare, le nazioni, la chiesa, le comunità religiose. Che il loro grido sia sempre ascoltato da Dio.