Venerdì Santo – dal vangelo di Giovanni
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito
commento
come prima cosa per chi è entrato oggi nel gruppo parola quotidiana, troverete ogni sera un commento alla sacra scrittura. Da anni faccio questa cosa. È chiaro che se uno non vuole leggere questi commenti non deve fare altro che non aprire il link. Oppure cancellarlo. Intanto aspetto i vostri scritti e narrazioni pasquali… siamo al venerdì santo. Come tutto questo tempo lo viviamo in silenzio. Siamo chiamati a meditare sul mistero della croce e dell’uomo della croce, Gesù di Nazareth. Il vescovo Tonino Bello diceva che la croce non va appesa al collo, ma piantata nel cuore. Il ricordo di questa croce, di questa passione è memoria di tutte le passioni del mondo. Qui sulla croce è raccolto tutto il dolore del mondo. Gesù muore in piena consapevolezza dell’ingiustizia della sua morte, ma aveva scelto di non resistergli; sa di aver scelto il basso per arrivare al cuore dell’uomo e l’unico innalzamento concessogli è stato quello sulla croce. Sa che lo scherno e le derisioni subite non si fermeranno e sarà difficile credergli. La sua morte non è gloriosa, edificante. Ma la sua morte è per tutti, in nome di tutti i crocifissi, lui muore con loro, per loro, al loro posto. Gesù obbediente, fino alla morte e alla morte di croce. Capire questa questione della croce è capire il cuore di Dio pieno di passione per l’uomo, così appassionato da morire di passione per l’uomo.
Preghiamo Preghiamo per tutti i malati.
Il silenzio del Venerdì Santo è un silenzio carico di tutte le storie di fragilità e di dolore del mondo consegnate ai piedi della croce. Il Signore Gesù le porta in Sé, le porta con Sé….
Preghiamo per tutti gli ammalati e per le persone sole in questo tempo di silenzio.
Sulla croce tutto il dolore dell’umanità …aiutami Signore a rimanere presso la Tua croce ,come Tua Madre e il discepolo amato … Con l’umanità intera ti metto li quanti conosco ed ogni persona cara e tutti gli ammalati …Nel servire chi mi è accanto aiutami a rimanere lì e a vederti lì in quelle persone .