Camminare in questi giorni è quasi impossibile. I miei passi fino a domenica erano alcuni giri in tondo nel parco della casa del Villaggio Gabrieli. Avevo calcolato che un giro era circa 500 m. quindi 5 giri 2,5 km. Pensate cosa si inventa la mente quando il corpo è come bloccato. Oggi sono un po’ più fortunato perché per esigenze lavorative salgo a Rosciano e qui posso muovermi negli orti senza fare nessun calcolo. Noi abituati a correre per fare il tempo migliore in montagna, in bici, in palestra. Poi ci sono le camminate della mente. Per chi è fermo nel letto queste sembrano le uniche possibili. Ho imparato da don Roberto questo cammino mentale. Lui che non poteva camminare, vagava per i sentieri di montagna con la mente e ci riusciva benissimo. Io ho provato settimana scorsa a fare una semplice camminata mentale al canto Alto, ma siccome non sono allenato a questo tipo di camminata come don Roberto, in un attimo sono arrivato in cima alla croce. In pratica ho saltato tutto il sentiero. E poi in questi giorni c’è il camminare con i libri. Leggere qualche pagina e fermarmi un attimo. Ci sono le camminate con gli amici attraverso i social. Ci sono le camminate delle maestre che si inventano sentieri telematici per incontrare i loro ragazzi. Le camminate fantasiose dei preti che cercano di stare vicino alla loro gente, inventandosi messe, preghiere, colloqui il tutto a distanza. E per finire le camminate del cuore e della mente di chi vive l’angoscia e la paura per la malattia. Questi non possono entrare in ospedale e allora camminano tutto il giorno con la mente e il cuore. Abbiamo capito che camminare è fondamentale. Conoscevamo solo il movimento con il corpo, la corsa, la camminata in montagna, lo spostarci per incontrare gli amici. Oggi conosciamo il camminare fatto con il cuore e la mente. Quando torneremo a camminare e a correre non dimentichiamoci di questa meravigliosa capacità dell’uomo: mente, corpo, cuore tutto ci fa camminare.
E allora continuiamo a camminare, da soli e in compagnia, con tutto il nostro essere corpo, mente, anima. In fondo ciascuno di noi è tutto questo….
Grazie don Sandro, la riflessione “calza” molto bene nella situazione di chi sta vivendo una realtà “diversa” dalla normalità precedente di potersi muovere fisicamente…
Ecco che troviamo nuovi e diversi “calzari”per poter uscire e ritrovare la relazione che ci da Vita…. abbiamo bisogno di relazioni, di contatti, di collegamenti, di azioni concrete…
I nostri nuovi calzari sono la mente…il pensiero….il cuore…. gli sguardi e la voce trasmessi in video …in remoto.
…e stiamo imparando in moltissimi a sfruttare la tecnologia informatica…. oltre che ad avere un approccio nuovo all’uso del tempo.
Mi auguro che il vivere questa situazione critica ci cambi dal di dentro riuscendo do a cogliere la bellezza del silenzio, del presente, della vicinanza.
Un grande grazie per questa riflessione che apre nuovi cammini
interiori. Dato che anche noi siamo in quarantena e non posso uscire per fare quello che sempre facevo, mi sono inventata di far formazione ai seminaristi tramite Skype. Hanno dovuto provvedere ad abbassare l’applicativo sul computer e cellulari, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Nei prossimi giorni farò anche l’accompagnamento individuale in questo modo. Camminare “dentro” e non solo coi piedi è una possibilità ed una esigenza propria dell’uomo. E’ un modo per passare dall’isolamento alla solitudine, dimensione feconda di relazioni interiori.
Camminare con il cuore e con la mente è una grossa opportunità ! Mi ripeterei nell’augurio che ha fatto Miriam .grazie don perchè ci aiuti a gustare la vita.
Bellissimo post
Passa nel mio blog se ti va