questa sera solo poche righe e non commento il brano della 1 lettera a Pietro. può essere una riflessione o uno sfogo, questo vedete voi. certo voglio condividere con voi quanto mi sta succedendo. oggi arrivo all’agro e trovo che stanno montando il cantiere e sono come preso da una situazione che mi trascina di qua o di là, a secondo delle emzioni che nascono nel mio cuore. è un mese che ci ha lasciato don Roberto e già questo basta a creare confusione nella mia testa. poi oggi la sospresa del cantiere qui a casa. sapevo che doveva finire così, ma non pensavo così veloce e con una forma di disinteresse totale per quanto successo qui negli anni, nessun interesse per chi ci abita, per chi ci passa le giornate, per chi ci lavora. non è solo una questione di fretta materiale nell’iniziare i lavori. vi è infatti come un carattere simbolico in tutto questo. vedere il cantiere aperto mi ha fatto capire che qui la storia è finita e la questione simbolica dice che quel cantiere montato troppo in fretta non ha lasciato a me e a tutti noi il tempo di elaborare una fine per un nuovo inizio, siamo come sospesi in un vuoto che non riusciamo a riempire. e se poi guardo al mio futuro? dico non so. chiedo al signore che mi aiuti a lasciare questo luogo, consapevole che tutti noi abbiamo fatto qualcosa di buono e chiedo al Signore che mi regali un cuore pacificato con uno sguardo buono sul futuro. il resto, alcune persone, i modi di fare e di gestire, oggi mi fanno arrabbiare,spero un domani possa rimanere il bellissimo ricordo di questo luogo, di don Roberto e di tutti gli amici. non capisco cosa sta succendo, ma voglio dire grazie a tutti coloro che hanno amato e vissuto questo posto e un grazie a tutti coloro che ci sostengo in tanti modi diversi.
Fa rabbia quanto ti sta succedendo,lo so ti crea disorientamento,delusione.
E’ difficile lasciare un luogo tanto caro,tanto vissuto.
Ma stai sicuro don che se lasci l’ agro,le persone che hanno”fatto”e amato l’ agro non ti lasceranno.
Don Roberto sarà sempre con te,così come i vostri amici.magari sarà per loro meno facile raggiungerti,ma arriveranno! Hai seminato molto e da qualche parte qualcosa crescerà.
Prego il Signore perché ti dia la serenità e nuovo entusiasmo per portare avanti i tuoi bei progetti!
Ad un periodo sofferto si aggiunge altro… don Sandro ,sono sorpresa di questo lasciare e così in fretta,ignoravo questa cosa ,per te e tuoi ragazzi e collaboratori ,per di più non lasciandovi tempo. Sta certo che tutto il bene vissuto e offerto troverà dove abitare e rifiorire ..e per te ed i tuoi amici ci sarà un nuovo modo di incontrarsi … .Non tener conto di chi vi abita lavora …..Fa rabbia si …. Chiedo con te al Signore ,anche attraverso il ricordo di don Roberto ,il cuore pacificato e uno sguardo buono sul futuro ,che desideri ,insieme alla salute . Ed anche di conservare in te la passione del bene che continuerai a compiere per i più poveri ….Grazie per il dono che sei comunque ,Ti ricordo e prego per questo che vivi con quanti a te cari ….
Raccolgo questo dolore e questa grande fatica. Raccolgo il non capire, il sentire rabbia per ciò che accade dentro e sopra la tua vita, la totale assenza di umanità, comprensione e pietà per questo luogo e per i suoi abitanti…. quasi a voler spazzare via ciò che è stato, così, troppo in fretta…. Il lutto è una cosa delicata, richiede il tempo per essere attraversato, elaborato. Così invece non si fa proprio neanche in tempo a pacificare il cuore dell’assenza-presenza di don Roberto. Solo il giorno prima ci siamo ritrovati per la messa in ricordo. Penso… appena in tempo! Ho respirato ancora una volta la tenerzza per questo uomo che ha fatto tanto dentro l’Agro per così tante persone, con il suo sorriso, la sua malattia, la sua pazienza…. La sua presenza è così forte ancora sotto questo pergolato di glicine, tra l’erba, nell’orto, tra gli alberi da frutto e le piante che ristorano regalando frescura d’estate! E profuma di tenerzza e umanità. Chiediamo anche a lui di pregare per te, per gli amici più cari che avete condiviso il pane, la terra e il sale. Prega, don Roberto con noi, per queste persone smarrite, addolorate, arrabbiate perché colpite al cuore, non solo dalla vita e dal tuo andartene, perché vita e morte fanno il loro corso, ma dai modi indelicati ed insensibili di chi passa sopra al dolore senza cura e senza delicatezza, senza rispetto e senza pazienza, quella che serve a guarire le ferite…. È indispensabile per cicatrizzare e dare un senso al dolore! Ti preghiamo Signore per don Sandro e per gli amici dell’Agro.
Con immenso dispiacere, sento le preoccupazioni di don Sandro e di tutte le persone che hanno frequentato negli anni l’Agro.. Come diceva durante la messa ad un mese dalla morte di don Roberto una persona presente, lui aiuterà a a lasciare in pace quelluogo così caro.. sono certa che lo Spirito Santo aiuterà a vivere questi cambiamenti e trasformarli in qualcosa di buono..
I salmi che abbiamo meditato per tanto tempo sono pieni di situazioni che l’uomo vive. Ed anche il senso del dolore, dell’incomprensione, della violenza è descritto come un luogo di possibile salvezza. Don Sandro, questa è una delle grosse opportunità per credere che…dopo aver dato tutto, siamo semplicemente servi. Prego di vero cuore per te per i ragazzi per gli
amici: come Don Roberto state salendo una montagna diffiicle…ma vi aprirà nuovi scenari. Coraggio e fidati di CHI è più in alto di ogni altra autorità del momento.