Ger 50,8-20
8 Fuggite da Babilonia, dalla regione dei Caldei, uscite e siate come capri in testa al gregge. 9 Poiché, ecco io suscito e mando contro Babilonia una massa di grandi nazioni dal paese del settentrione; queste le si schiereranno contro, di là essa sarà presa. Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere, nessuna ritorna a vuoto. 10 La Caldea sarà saccheggiata, tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati. Parola del Signore. 11 Gioite pure e tripudiate, saccheggiatori della mia eredità! Saltate pure come giovenchi su un prato e nitrite come destrieri! 12 La vostra madre è piena di confusione, e coperta di vergogna colei che vi ha partorito. Ecco è l’ultima delle nazioni, un deserto, un luogo riarso e una steppa. 13 A causa dell’ira del Signore non sarà più abitata, sarà tutta una desolazione. Chiunque passerà vicino a Babilonia rimarrà stupito e fischierà davanti a tutte le sue piaghe. 14 Disponetevi intorno a Babilonia, voi tutti che tendete l’arco; tirate contro di essa, non risparmiate le frecce, poiché essa ha peccato contro il Signore. 15 Alzate il grido di guerra contro di essa, da ogni parte. Essa tende la mano, crollano le sue torri, rovinano le sue mura, poiché questa è la vendetta del Signore. Vendicatevi di lei, trattatela come essa ha trattato gli altri! 16 Sterminate in Babilonia chi semina e chi impugna la falce al momento della messe. Di fronte alla spada micidiale ciascuno ritorni al suo popolo e ciascuno fugga verso il suo paese. 17 Una pecora smarrita è Israele, i leoni le hanno dato la caccia; per primo l’ha divorata il re di Assiria, poi il re di Babilonia ne ha stritolato le ossa. 18 Perciò, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese, come già ho punito il re di Assiria, 19 e ricondurrò Israele nel suo pascolo, pascolerà sul Carmelo e sul Basàn; sulle montagne di Efraim e di Gàlaad si sazierà. 20 In quei giorni e in quel tempo – dice il Signore – si cercherà l’iniquità di Israele, ma essa non sarà più, si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno, perché io perdonerò a quanti lascerò superstiti.Commento
Sempre riguardo alla città di Babilonia. Si tratta di un invito a fuggire dalla città. Si tratta soprattutto di una profezia, cioè di una parola che viene da Dio. mi sembra che rispetto al discorso di ieri circa il giudizio su Babilonia possiamo aggiungere questi pensieri. Geremia profetizza la caduta e la distruzione di Babilonia da parte di una coalizione di popoli. Questo diventerà il segno del giudizio di Dio su quel popolo e quel regno, che è stato sì “strumento” di Dio per punire Israele, ma che a sua volta ha tradito Dio con la sua violenza e crudeltà. Anche Babilonia subirà il castigo per il male che ha fatto, perché Dio è giusto e il male porta sempre altro male, la violenza altra violenza. Anche in Geremia (come in molte altre pagine della Bibbia) è presente questa duplice valenza (o ambiguità) del potere politico: da una parte Nabucodonosor è chiamato “servo del Signore” (lo stesso appellativo che poi Isaia userà per Ciro, il re dei persiani, che ha distrutto Babilonia), esecutore dei suoi ordini, e dall’altra si annuncia la fine del suo regno e la condanna di ciò che ha costruito con tanta fatica e tanto sangue innocente. Quello che possiamo dire oggi è che vivere il potere in limpidezza è impossibile, perché esso è sempre ambiguo, buono e malvagio insieme. sta all’uomo vegliare su questa ambiguità.
Preghiamo
Preghiamo per Chiara
Preghiamo per il marito della nostra psicologa che è morto ieri in un incendio in albergo.
Il 15 è il compleanno di Sr Alida. Auguri e buona conclusione degli esercizi spirituali