Parola del Signore, rivolta a Gioele, figlio di Petuèl.
Commento
Terminata la lettura dei 14 capitoli di Osea iniziamo con un nuovo profeta: Giole il suo nome significa jhawhe è Dio e già questo dovrebbe indirizzare la nostra riflessione. Lo scritto di Gioele è molto breve e fa parte di una serie di profeti detti minori per la brevità dei loro scritti, che noi proveremo a leggere uno dopo l’altro. Di lui sappiamo solo il nome del padre, Petuel. Certamente abitava nella Giudea dopo che il regno di Israele era stato diviso in due piccoli regni. Ricordiamo per esempio come Osea era del regno di Samaria. L’epoca degli oracoli di Gioele è discussa. Alcuni pensano che, almeno in parte, possano essere collocati alla fine del VII sec. a.C., prima dell’esilio in Babilonia. Altri preferiscono collocarli uno o due secoli dopo, nella comunità di coloro che erano rientrati e avevano ricostruito il tempio di Gerusalemme. In ogni caso, sembra abbastanza chiaro lo sfondo cultuale delle sue parole: esse sono legate alle celebrazioni religiose del tempio di Gerusalemme. I destinatari vanno quindi cercati tra coloro che frequentavano il tempio: sacerdoti e popolo, riuniti per la preghiera e i sacrifici. Credo che la lettura di questo piccolo libro della sacra scrittura diventerà un buon motivo per riflettere sul significato delle pratiche religiose. E allora…. Buona lettura e buon commento
Preghiamo
Preghiamo perché tutte le minoranze del mondo vengano rispettate.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
Parola….rivolta a….figlio di….In questo versetto c’è già una Parola,che posso far mia.Un messaggio per mè ,figlia di Dio e di..Spesso al mattino, quando mi lavo la faccia ,mi risuona dentro “Tu sei mia figlia,oggi ti ho generato “Mi genera ,oggi,come genera suo Figlio,questa novità è per ogni giorno,e chiede di diradarsi momento per momento ,nel vedere e servire chiunque incontro sul cammino ,come figlio di Dio. Ringrazio il Signore per questa luce, che spero mi rimanga in cuore,Fammi e facci restare ,Signore in questo cammino di figli tuoi,che sempre, presto o tardi ricercano il Tuo volto.Custodisci ogni piccolo figlio,ogni debolezza,ogni piccolo resto…e chi stà pensando ad una scelta di vita.sopratutto i piu’ giovani.
E’ bello continuare le meditazioni con tutti voi. La Parola illumina giorni ed azioni… porta frutto. E allora benvenuto Gioele!
Vorrei che si pregasse insieme per il mio amico Norberto, operato oggi per un cancro. Il Signore è grande e conosce il perché delle cose e di cosa necessiamo.
Elena