Ger 19,14-20, 6
14 Quando Geremia tornò da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermò nell’atrio del tempio del Signore e disse a tutto il popolo: 15 “Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questa città e su tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perché essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le mie parole” 1 Pascùr figlio di Immèr, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste cose. 2 Pascùr fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore. 3 Quando poi il giorno dopo Pascùr fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: “Il Signore non ti chiama più Pascùr, ma Terrore all’intorno”. 4 Perché così dice il Signore: “Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, il quale li deporterà a Babilonia e li colpirà di spada. 5 Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li trasporteranno a Babilonia. 6 Tu, Pascùr, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne”.
Commento
Questo brano con protagonista Geremia, ma anche questo sacerdote Pascur, esprime molto bene quasi una forma di doppia obbedienza. obbedienza come adesione o come rifiuto alla parola. Quindi obbedienza a se stesso, oppure obbedienza al Signore Dio. la nostra obbedienza a Dio ci rimanda in qualche modo al n. T. dove possiamo parlare di “obbedienze fino alla croce”, per poi richiamarci alla vita. Geremia torna da Tofet dove è stato mandato a profetizzare il giudizio di Dio. Non è stata una sua iniziativa, ma la sua obbedienza di fede a Dio. quindi Geremia vive questa obbedienza pasquale di una profezia che dona la vita. Ma vi è un secondo dato che è quello di un Geremia mite. Geremia in obbedienza a Dio, accetta in silenzio le vessazioni di Pascur, e viene prima messo in ceppi e gettato nella prigione, e il giorno dopo viene liberato. Vi è poi il movimento della ribellione verso la parola di Dio che porta come conseguenza la schiavitù della morte. Geremia afferma il destino di morte di Pascur e dei suoi amici. Pascur, infatti, perseguita Geremia perché questi annuncia la volontà divina circa il destino del popolo. Pascur dunque rappresenta l’orgoglio del cuore umano ribelle all’annuncio del Signore.
Preghiamo
Preghiamo per Nicolò e Mattia.
Col primo giorno di primavera Sr Simona ha celebrato il so compleanno. Preghiamo per lei di vero cuore.
Obbedienza di fede di Geremia….Obbedienza di Gesù fino alla croce..Obbedire alla vita è di tutti..e chiede di essere veri e coerenti..Custodisci nel Tuo amore ,Signore il nostro obbedire, affinchè sia vero e coerente…anche quando chiede più coraggio e verità.
Preghiamo per Nicolò e Mattia e per sr Simona .
Chiedo una preghiera per alcune famiglie della mia scuola la cui vita è particolarmente difficile e una preghiera anche per noi maestre che accompagnamo con grande fatica il loro percorso. Unisco le mie alle comuni intenzioni di preghiera e porto nel cuore sr Simona, Mattia, Nicolò e coloro che più hanno bisogno della luce del Signore.