Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli:luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Commento
Dopo l’incontro dei primi tre giorni dell’Ottava di Natale (con il Protomartire Santo Stefano, con San Giovanni Evangelista e con i Santi Martiri Innocenti) il brano evangelico di questo 5 giorno dell’Ottava ci porta alla contemplazione dell’incontro stupendo del vecchio Simeone con Gesù Bambino: un vecchio e un bambino, l’Antico Testamento e il Nuovo Testamento, l’attesa e il compimento. Cominciamo innanzitutto con l’assaporare anche noi la gioia profonda del vecchio Simeone, che vede compiersi una lunga attesa, di chi finalmente ha raggiunto lo scopo di tutta una vita, non solo per sé, ma anche per tutto il popolo. Simeone infatti contempla e accoglie fra le sue braccia il Messia d’Israele, colui che porta la salvezza e la luce a tutti: Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli; luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele. Un elemento importante che attira la nostra attenzione è la presenza determinante dello Spirito Santo sul vecchio Simeone. Infatti, lo Spirito è nominato per ben tre volte a distanza ravvicinata nell’episodio: Lo Spirito Santo era su di lui… Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte… Mosso dallo Spirito, si recò al tempio Simeone intravede infine anche un ultimo aspetto rivolgendosi alla madre, Maria: Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione, e anche a te una spada trafiggerà l’anima. Il bambino sarà «segno di contraddizione»: luce, non accolta; cercato e rifiutato; amato e crocifisso; sconfitto e vittorioso. Una contraddizione che coinvolgerà la madre, come una spada che la trafigge.
Preghiamo
Preghiamo per tutti gli anziani
Una luce cher rischiara le tenebre e venuta nel mondo e noi poveri peccatori dobbiamo portarla con noi, sicuri che fara luce per noi e per coloro che sapranno vederla con gli occhi della fede!
Quanto grande e quanto piccolo ,quanto debole e quanto forte questo Bambino che e venuto a portare
la luce la gioia e la speranza per il mondo e per tutti noi
deboli ma forti in Lui e con Lui.
Contraddizione per il mondo come un malato un anziano un bambino che richiamano la Sua Presenza in mezzo a noi
Preghiamo per gli anziani e per tutti i malati.
Infondi in noi Gesu la forza della fede che sia la nostraLuce e la nostra forza, apparentemente sconfitti di fronte al mondo che possiamo icontraddizione e luce
Tre sono gli aspetti che mi prendo da questo brano : Simeone che vive dello Spirito .e la sua gioia per l’attesa compiuta per se e per il popolo…..I genitori che portano il Bambino al tempio …
penso al Battesimo e a quando sappiamo riporre la nostra vita nelle Sue mani …Alla Madre che riceve la predizione che Suo Figlio sarà segno di contraddizione e anche per lei ci sarà sofferenza ..e prego perche’ ogni cristiano sia in ascolto dello Spirito ,che scopra che è arduo e bello seguire il Signore ,la disponibilità a seguirlo in quel solco che Lui vuole .Preghiamo per tutti gli anziani ,specie i più precari di salute in particolare ricordo la mamma di sr Tommasina
Un saggio illuminato dallo Spirito, un incontro decisivo, quello atteso da una vita, una Madre che riceve predizioni misteriose e non proprio allegre. Simeone è un anello tra il vecchio e il nuovo. È un uomo di Dio che comprende perché ha vissuto completamente la sua vita per il Signore, ed ora può andarsene felice. Se anche noi comprendessimo pienamente il senso della vita in un incontro…. Gesù ci dà questa possibilità e la rinnova con misteriose manifestazioni che solo chi apre al suo Spirito può comprendere. Dacci, Signore, un cuore aperto e in ascolto. Prego con voi per tutti gli anziani, nei cui occhi, a volte, è possibile leggere lo.Spirito del Signore.
Presentare un figlio al Signore è riconoscere che la vita ci è data da Dio e a lui appartiene. Preghiamo perché la vita sia accolta, rispettata, riconosciuta come dono di Dio e non proprietà dell’uomo. Che la ricerca sulla vita sia a favore della vita e non dell’orgoglio umano.