4 Che dovrò fare per te, Éfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore é come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. 5 Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: 6 poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti. 7 Ma essi come Adamo hanno violato l’alleanza, ecco dove mi hanno tradito. 8 Gàlaad è una città di malfattori, macchiata di sangue. 9 Come banditi in agguato una ciurma di sacerdoti assale sulla strada di Sichem, commette scelleratezze. 10 Orribili cose ho visto in Betel; là si è prostituito Efraim, si è contaminato Israele. 11 Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura, quando ristabilirò il mio popolo.
Commento
Vi è una parola nel nostro brano che ricorre due volte ed è senz’altro la più importante nell’insegnamento che riceviamo dalla bontà di Dio; è tradotta come “amore” e come misericordia. Ma è il versetto che dice “Voglio la misericordia e non il sacrificio” che sta al centro del brano di oggi. E’ il grande segreto di Dio, è la sua vera e suprema potenza: tutte le altre affermazioni bibliche sul suo potere infinito sono relative e descrittive di questo volto supremo della sua potenza che nella pienezza dei tempi è la potenza che scaturisce dalla sua Croce. L’amore misericordioso è proprio di Dio e viene da noi accolto e trasmesso; è la grande energia di novità e di pace che ha nella Pasqua del Cristo la sua suprema rivelazione e attuazione. Ci sono due ipotesi per sanare la vita e la persona di ogni uomo e donna del mondo: o i sacrifici prescritti dalla Legge di Mosè, o la misericordia di Dio ricevuta da Lui e comunicata a tutti. Scopriamo che la prima strada è, nel suo senso profondo, profezia della seconda; tanto che se uno offre sacrifici ma ha il cuore di ghiaccio, viene ammonito dal profeta che lo avverte del non gradimento divino per un “sacrificio” che non esprima la misericordia. Dunque, la misericordia è la grande strada della salvezza. Questo versetto sulla misericordia e sul sacrificio ritorneranno e saranno confermati nel vangelo di Matteo, come a dire che il nuovo Testamento è chiamato a vivere e conoscere in maniera definitiva l’amore di Dio.
Preghiamo
Preghiamo tutte le persone sole.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Quante volte una mamma o un educatore chiedono al figlio, al ragazzo: ma cosa posso fare di più per te? E’ la domanda piena di preoccupazione, mista a delusione e tentativo di trovare una soluzione positiva per il bene dell’altro. Ma dimmi cosa vuoi, cosa devo fare ore vederti contento, per vederti crescere migliore….Dio dice questo del suo popolo, dice questo di me, di te…perché gli siamo cari. Il giudizio di Dio “sorge come luce”. Che meraviglia. Un giudizio che illumina, che apre la strada, che toglie le ombre. L’amore che sostituisce ogni sacrificio è la luce, è la forza, è la “vendetta” di Dio sulla fragilità dell’uomo.
Grazie Signore per questo tuo bene ostinato.
Mi unisco alla parola di ringraziamento di Sr Rita, per l’amore così ostinato di Dio!
Non il sacrificio ma l’amore, la misericordia, la compassione, la vicinanza, la tenacia di una tenerezza che non molla mai, nonostante la mia pochezza, i miei errori, la mia fragilità, la mia indifferenza o il mio rifiuto.
Dio, vicino ed innamorato di me, per ciò che sono nella mia realtà nuda e cruda… Dio che si manifesta ogni giorno con i suoi doni d’amore.
Dio, allora ti prego, fai solo che ne sia degna, almeno un po’, e che tratti gli altri e le mie relazioni di vita quotidiana con la stessa misericordia. Ed un po’ più di pazienza…
Elena
Che dovrò fare per tè…?Quanto stiamo a cuore a Dio!Nonostante l’ incostanza,di rimanere nel Suo amore e quant’altro, pone sulla mia pietra la Sua luce,una misercordia senza fine…Grazie ,Signore ,mi riporti ogni volta ,a Tè,e non ti stanchi.